Venduti sei quadri del ’700 La Carrara: «Sono nostri»

Di chi sono i sei quadri che la contessa Liselotta Stern Secco Suardo ha venduto a un antiquario romano per 87 mila euro? Per l’Accademia Carrara non ci sono dubbi: sono sei dipinti donati alla pinacoteca dal conte Baldo Secco Suardo, marito di Liselotta, scomparso nel 1996. Ma per il nipote della contessa, Lanfranco, sulla vicenda il Comune di Bergamo non avrebbe tenuto una condotta diligente, non avendo provveduto, a tempo debito, ai necessari adempimenti formali per la presa in carico delle opere e utilizzando ora la contessa (che ha 80 anni e vive a Caracas) come capro espiatorio.

Già, perché in seguito alla denuncia della Carrara, Liselotta Stern si è trovata imputata per appropriazione indebita in un processo dove si è costituito parte civile anche l’antiquario che ha comprato i quadri (e ne stava per rivendere uno a un collezionista milanese). I dipinti, che risalgono al Settecento, sono ritratti di famiglia dei Secco Suardo. Il conte Baldo aveva disposto nel testamento che diventassero di proprietà della Carrara, lasciandoli in usufrutto alla moglie.

(01/04/2007)

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