Da una parte le polemiche di carattere politico e tecnico. Dall’altra le preoccupazioni di due paesi e di una città che teme per il suo acquedotto. Al centro, gli interventi per sgomberare il campo da un pericolo: quello di nuove precipitazioni atmosferiche. E’ lo scenario che si sta delineando in Alta Valle Seriana dopo il violento nubifragio dell’11 giugno scorso. L’eccezionale pioggia che ha interessato la Bergamasca, creando diversi danni in alcuni paesi - i più ingenti si sono registrati a Gorno - con numerose colate detritiche, ha fatto smuovere infatti alcune situazioni che riguardano i Comuni di Premolo, Parre, Ponte Nossa e Bergamo. Oggetto della questione la frana scesa, la sera del nubifragio, in Valle Dossana. Qui un canalone di migliaia di metri cubi - formato per lo più dai residui del materiale di scarto delle miniere - ha interrotto la mulattiera che conduce nella vallata interessando sia il territorio di Premolo che quello di Parre: la zona segna infatti il confine comunale dei due paesi (tuttora è vietato il transito sul sentiero che dalla località Cossaglio porta in Valle Dossana). Una frana che, secondo il sindaco di Premolo Giovanni Gaiti, «rischierebbe di intaccare le prese sorgive degli acquedotti poste in località Nossana di Ponte Nossa, che servono circa un terzo della popolazione bergamasca, oltre all’abitato di Premolo con eventuali allagamenti».
La cui causa andrebbe ricercata, sempre secondo Gaiti, nel primo intervento deciso dall’amministrazione comunale presieduta dall’ex sindaco, e oggi capogruppo di minoranza, Paolo Titta. Che, dal canto suo, continua a sostenere come «poteva essere evitata risolvendo il problema già tre anni fa» se l’amministrazione Gaiti «invece di commissionare una nuova soluzione di un milione e 352 mila euro, mai realizzata per mancanza di fondi, avesse attuato subito dopo la vittoria alle elezioni il progetto Frassoni (di circa 60 mila euro) già finanziato dal nostro esecutivo».
Polemiche a parte, sul fronte degli interventi di somma urgenza - disposti dalla Struttura di sviluppo territoriale della Regione (ex Genio civile) di Bergamo - si sta provvedendo alla messa in sicurezza dell’alveo della valle Dossana interessata dall’evento franoso. «I lavori, oltre al territorio di Premolo - spiega il primo cittadino di Parre, Francesco Ferrari -, sono iniziati da un paio di giorni anche nella zona di nostra competenza dove, con l’ausilio delle pale meccaniche, si sta ripristinando la sezione idrica originaria della valle, che è stata occlusa da circa cinque mila metri cubi di detriti franati dal versante del monte Belloro, grazie ai 40 mila euro messi a disposizione dalla Regione dopo i sopralluoghi effettuati dalla Ster di Bergamo».(27/06/2007)
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