Tre persone, un trentenne italiano e due albanesi (27 e 31 anni) sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Zogno unitamente ai militari della Stazione di San Giovanni Bianco, in flagranza di reato di estorsione in concorso. L’italiano era titolare di una ditta di costruzione con sede legale nelle Marche al quale erano stati affidati alcuni lavori in Val Brembana da parte di un’altra ditta appaltatrice, con sede a Villa d’Almè. E proprio questa ditta e i suoi titolari erano diventati vittime dell’estorsione da parte dei tre arrestati.Nel corso dei lavori oggetto d’appalto, per i quali erano stati pattuiti una serie di anticipi, il titolare della ditta marchigiana, pur non avendo completato la prestazione e portando notevole ritardo in corso d’opera, aveva preteso il pagamento di tutti gli anticipi, sotto minaccia di interrompere completamente il rapporto. Nel marzo scorso, inoltre, lo stesso titolare, con alcuni complici, aveva danneggiato per oltre 15.000 euro l’attrezzatura edile sul cantiere di lavoro e di proprietà della ditta di Villa D’Almè. L’obiettivo era fare pressioni per ottenere i pagamenti. I rapporti di lavoro tra le due ditte si sono risolti completamente solo nel mese di maggio. Tuttavia, il titolare della ditta marchigiana, non ancora soddisfatto, si è presentato agli inizi del mese di giugno nell’ufficio di Villa d’Almè e servendosi di due complici albanesi si è appropriato di arredi e materiale di cancelleria per valore di duemila euro circa. Minacce e richieste estorsive sono poi proseguite, rivolte anche ai membri della famiglia del titolare della ditta bergamasca. Ieri, quando i tre complici si sono presentati nuovamente nell’ufficio di Villa d’Almè, e hanno messo tutto a soqquadro, sono stati bloccati sul posto dai carabinieri, che li hanno arrestati e portati nel carcere di Bergamo. Le indagini, immediate, hanno anche fatto emergere le responsabilità di ulteriori due soggetti marchigiani che nel mese di marzo avevano danneggiato il cantiere edile e che sono stati denunciati in stato di libertà.(16/06/2006)
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