Vaccini: 1.350.353 somministrazioni
Sileri: slitta a marzo per gli over 80

Sono 1.350.353 le somministrazioni del vaccino anti-Covid effettuate fino ad oggi (domenica 24 gennaio) in Italia, nello specifico il 72,9% delle dosi complessivamente consegnate (1.853.475).

Sono 1.350.353 le somministrazioni del vaccino anti-Covid effettuate fino ad oggi (domenica 24 gennaio) in Italia, nello specifico il 72,9% delle dosi complessivamente consegnate (1.853.475). Di queste, 75.081 hanno riguardato la seconda dose, quella cosiddetta di «richiamo», pari al 5,5% del totale delle somministrazioni.

Intanto il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ha chiarito nel pomeriggio a «Domenica In» su Rai che le riduzioni di dosi comunicate da Pfizer e da AstraZeneca «faranno slittare di circa quattro settimane i tempi previsti per la vaccinazione degli over 80 e di circa 6-8 settimane per il resto della popolazione. Da domani (lunedì 25 gennaio) le dosi a disposizione saranno utilizzate anzitutto per effettuare il richiamo nei tempi previsti a coloro che hanno già ricevuto la prima somministrazione, cioè soprattutto per gli operatori sanitari».

«Tra due settimane, se tutto va bene - ha aggiunto Sileri - avremo un mercato con i tre vaccini: il che significa riprendere con maggior forza, completare la vaccinazione per i medici e gli infermieri e cominciare con gli over 80». «Questo tipo di rallentamento - ha poi concluso - coinvolge tutta l’Europa e buona parte del mondo, ma confido che il ritardo possa essere colmato più avanti».

Intanto Pfizer assicura: «Dalla prossima settimana la fornitura del vaccino da parte di Pfizer tornerà a regime». Lo ha ribadito a Sky TG24. La società farmaceutica statunitense ha anche specificato che «dall’8 al 18 gennaio sono state inviate le fiale previste dal piano di ordinazione, poi c’è stata la riduzione a causa del riadattamento del sito produttivo belga di Puurs. Con la decisione del Governo di somministrare 6 dosi anziché 5, Pfizer ha ridotto il numero di fiale, ma non di dosi previste, che resta lo stesso. Quello che sta accadendo è frutto di un fraintendimento nel conteggio delle dosi che non è il conteggio delle fiale».

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