
Cronaca / Valle Cavallina
Sabato 29 Marzo 2014
Condannato nel ’90, va in cella ora
Malato, non ha più commesso reati
Dopo un’attesa di 24 anni la giustizia ha bussato alla sua porta per fargli scontare la pena: 4 anni e 7 mesi per una storia di cocaina che risale al 1990. Per un pensionato di San Paolo d’Argon condannato in primo grado nel 1993 si sono così aperte le porte del carcere.
Dopo un’attesa durata quasi 24 anni la giustizia ha bussato alla sua porta per fargli scontare la pena: 4 anni, 7 mesi e 7 giorni per una storia di cocaina che risale al 1990. Per un pensionato di San Paolo d’Argon condannato in primo grado nel 1993 si sono così aperte le porte del carcere di Bergamo.
Si tratta di un uomo di 74 anni gravemente malato. In questi giorni G. V., ex artigiano originario di Cenate Sotto ha atteso invano che qualcuno si accorgesse delle sue condizioni di salute e optasse per un atto di clemenza.
Anche perchè dal novembre di 24 anni fa non ha commesso altri reati. Invece dopo la notizia che il 14 marzo la sentenza era passata in giudicato sono arrivati i carabinieri per portarlo in carcere.
Il suo avvocato ha inviato una richiesta di grazia al presidente della Repubblica e un’istanza di sospensione dell’esecuzione della sentenza.
Che senso ha, si chiede, spedire in prigione un uomo che ha mostrato di essersi ravveduto e per di più malato? «Sono disperata – afferma la moglie del pensionato – mio marito è malato grave, spero che il giudice di sorveglianza capisca la situazione».
Leggi di più su L’Eco di Bergamo in edicola il 29 marzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
serpent
11 anni, 1 mese
E' semplicemente sadismo!
renatopezzoli
11 anni, 1 mese
i costi di questo detenuto le passiamo hai giudici e a chi a ritardato la carcerazione ? chi sta affossando l' italia ?
robyv73
11 anni, 1 mese
L'Italia viene continuamente condannata dai tribunali internazionali per casi come questo, lo stato paga con soldi delle nostre tasse e chi sbagli continua a far carriera, sempre pagato da noi. Quando le sanzioni verranno addebitate a chi sbaglia e saranno anche una giusta causa di licenziamento?
giobg82
11 anni, 1 mese
Gli va pure male che non c'è nemmeno il ministro della giustizia di una famiglia che inizia per L e termina per I… ma non "era un caso umanitario"... Ma dai quando in Italia riusciremo a fare le cose correttamente e non da buffoni??
giusycarminati
11 anni, 1 mese
se è stato condannato nel 93 la pena andava scontata subito,ma perché l'Italia ragiona al contrario????? Che senso ha? Hai sbagliato ,vieni condannato e il carcere lo fai subito non dopo 20 lunghi anni,non c'è religione.
corpon
11 anni, 1 mese
innanzi tutto ci farebbe piacere sapere il perchè c'è voluto così tanto tempo per passare in giudicato. Non è ammissibile una cosa del genere. E poi, viste le gravi condizioni di salute, di sicuro riusciranno a fargliero saltare per incompatibilità della malattia col carcere.
lore.p
11 anni, 1 mese
@THEGENIUS alcuni reati non possono cadere in prescrizione, anche se credo che un reato "di cocaina" possa benissimo cadere..
foibar
11 anni, 1 mese
Difendiamo sempre e con forza questa magistratura; ora siamo al secondo mondo ma ci sono ottime possibilità di arrivare e primeggiare nel terzo mondo.
fduina
11 anni, 1 mese
Come si dice: la Giustizia fa il suo corso......
vedibg
11 anni, 1 mese
Questa è una di quelli cose per cui saremo sempre Italiani, una di quelle cose che dietro il dramma hanno sempre un grottesco lato comico. Che tristezza e che vergogna
cabalbi
11 anni, 1 mese
Siamo alle solite, la giustizia ha due marce, una per i ricchi, vedi politicanti ed affini, e l'altra per le persone cosidette normali, ossia la maggioranza degli Italiani, d'accordo sul fatto che bisogna pagare i propri sbagli, ma che un politico abbia tutti i favoritismi possibili, comprese l'assoluzione anche quando non se la merita, ed un poveraccio ci si ricordi dopo un quarto di secolo e lo si metta per questo in galera è da quarto mondo.