Cronaca
Martedì 18 Marzo 2014
Uno spray anti vitalizi
In Regione la polemica dei grillini
I Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Lombardia si sono presentati in aula muniti di una bomboletta spray di «Anti cast», «Contro i parassiti della Casta». Una manifestazione per chiedere la cancellazione dei vitalizi agli ex consiglieri o la rimodulazione degli esborsi.
I Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Lombardia si sono presentati in aula muniti di una bomboletta spray di «Anti cast», «Contro i parassiti della Casta». Sul retro della bomboletta si legge: «Il Movimento 5 Stelle Lombardia chiede la cancellazione dei vitalizi agli ex consiglieri o la rimodulazione degli esborsi sulla base del sistema contributivo in vigore per tutti i lavoratori dipendenti».
Una iniziativa organizzata dal movimento per contestare i vitalizi. «Gli ex consiglieri regionali lombardi percepiscono vitalizi d’oro a fronte di un modesto versamento di contributi - spiega il gruppo politico -. C’è chi percepisce dal 1980 un vitalizio di 3mila euro al mese, dopo aver versato un totale di circa 8.500 euro di contributi. Un versamento di 27mila euro ne ha fruttati fin qui la cifra da capogiro di 492.395. L’ammontare dei vitalizi distribuiti dalla Regione Lombardia, ben 221, sfiora un totale di oltre 620mila euro al mese, oltre 7 milioni di euro l’anno, una voce che grava pesantemente sui bilanci regionali. Dieci milioni di cittadini lombardi mantengono 221 privilegiati che hanno come unico merito quello di essere transitati in Regione Lombardia anche solo per pochi anni. Il privilegio non ha colore politico: sono tutti coinvolti, Pci, Pd, Lega, Forza Italia, IdV, Dc. I privilegi dei politici sono assolutamente incompatibili con la democrazia, depredano la regione di risorse pubbliche, sono un insulto a pensionati, lavoratori, precari e imprenditori onesti. Il parassitismo di Stato ha bisogno di un’immediata disinfestazione».
L’iniziativa simbolica vuole porre attenzione alla proposta del Movimento 5 Stelle di eliminazione totale del vitalizio per gli ex consiglieri regionali o una rimodulazione su base contributiva senza incorrere in ricorsi dannosi per le casse della Regione. Molti degli ex consiglieri, oltre al vitalizio ricevono una pensione Inps, Inpdap o addirittura un vitalizio parlamentare come in molti casi. M5S ha anche proposto «di alzare l’età pensionistica e di trasformare su base contributiva i vitalizi che non hanno ancora iniziato ad essere erogati, questo per limitare l’esposizione finanziaria in futuro vietando anche il “ritiro” di quanto già versato. Nessun cittadino che ha versato soldi all’Inps può svegliarsi una mattina e chiedere indietro il versato.
Stefano Buffagni, consigliere del Movimento 5 Stelle, dichiara: “Nel tavolo di lavoro sul taglio del privilegio, la maggior parte dei rappresentati dei partiti hanno già fatto legislature in passato, quindi hanno versato soldi e hanno maturato il diritto di ricevere il vitalizio al compimento dei 60 anni. È evidente un conflitto di interessi anche per loro sul tema; li ho esortati a dimostrare coerenza e responsabilità verso i lombardi iniziando a dare l’esempio. Per cambiare le cose, un organo legislativo come il Consiglio Regionale, non ha bisogno di Decreti Romani, come nel caso del taglio degli stipendi».
«Bastano leggi lombarde ma sopratutto volontà politica di cambiare davvero le cose, non a parole e per slogan ma nei fatti come il M5S già fa con la rinuncia ai privilegi e con l’autoriduzione dell’indennità» dichiara il Consigliere Buffagni. All’iniziativa il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo ha reagito invocando il «rispetto per il luogo istituzionale». «Noi rispettiamo sempre le sedi Istituzionali e vogliamo ridare loro valore. Fino a quando sul taglio dei vitalizi non sarà messa la parola fine continueremo la nostra battaglia. La Lombardia è in ginocchio, pensare che qualche privilegiato continui ad abbuffarsi a spese dei lombardi è ripugnante. Continueremo a portare avanti la nostra battaglia, a combattere contro il conflitto di interessi ci siamo abituati. E non abbiano paura. Sappiamo che i lombardi sono con noi su questo tema e siamo pronti ad alzare il livello dello “scontro politico” se necessario» conclude Buffagni.
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