Uno spazio coworking per la città
Cashless City, obiettivo raggiunto

Il conto delle transazioni elettroniche ha superato la quota di 565 mila che era stata prefissata per il raggiungimento dell’obiettivo.

Bergamo potrà quindi avere il suo spazio coworking al Lazzaretto e avrà compiuto un passo in più nella direzione della «Cashless City», ovvero una città che riduce al minimo l’uso del contante, come del resto sta succedendo in mezza Europa.

Cashless City è un progetto voluto da CartaSi, insieme a Visa, Mastercard, Consorzio Bancomat, Ubi Banca, Banca Popolare, Comune di Bergamo e L’Eco di Bergamo. Una sfida che vede Bergamo prima città italiana in campo e che si gioca così: la prima cosa da fare è andare sul sito di Cashless City e scaricare la fondamentale App. Per ogni acquisto compiuto con moneta elettronica bisognerà fotografare lo scontrino, e tanto basterà per essere subito in corsa per l’estrazione di premi. E lo stesso vale per l’esercente che ha effettuato la transazione, come Cristian Algeri di Uomo Re.

E chi pensa che carte di credito e bancomat si possano usare solo per determinate spese, dovrebbe ascoltare Mariarosa Di Marco Pernice della storica farmacia Guidetti in Città Alta.

Poi ci sono quelli decisamente creativi, come Claudio Calzana, che è riuscito a pagare il caffè (ergo, 1 euro) con la carta di credito.

Ma perché pagare con la moneta elettronica? Ecco i vantaggi.

E c’è anche una testimonial d’eccezione, Cristina Parodi.

Ma non mancano le pioniere doc, come Ornella Pesenti, consulente finanziario.

Tutti insieme verso una città sempre più smart, e con uno spazio coworking nuovo di zecca.

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