Una famiglia italiana a Stoccolma
«Stesse tasse, ma ben altri servizi»

Italia-Svezia: stesse tasse, ma decisamente un’altra «vita»: «Ti basti pensare che quando cerchi una scuola pubblica hai solo l’imbarazzo della scelta. E il servizio è eccezionale». Angela e Francesco, sposati in Italia, sono rispettivamente di Roma e Milano.

Italia-Svezia: stesse tasse, ma decisamente un’altra «vita»: «Ti basti pensare che quando cerchi una scuola pubblica hai solo l’imbarazzo della scelta. E il servizio è eccezionale». Angela e Francesco, sposati in Italia, sono rispettivamente di Roma e Milano. Da qualche anno insieme al figlio Pietro, 2 anni, nato in Svezia, vivono e lavorano a Stoccolma.

Lui è un imprenditore nel campo della ristorazione e dei locali notturni (è un personaggio della «movida» di Stoccolma); lei lavora da poco come veterinaria in una clinica che, dopo un brevissimo periodo di prova, le ha già fatto un contratto a tempo indeterminato. Il suo salario base nel periodo di prova è di circa 2.200 euro netti.

Pagano il fisco svedese e ottengono i relativi servizi. Ma a livello svedese appunto. Poi d’estate trascorrono le vacanze al mare, sul Mediterraneo. E agli amici raccontano storie «mirabolanti» su quel Paese. Freddissimo, ma iper-organizzato. Anche perché, rilevano, in Svezia vivono appena 10 milioni di abitanti. Come fosse la città di Roma più una grande provincia.

«Per ogni bambino che nasce in Svezia - racconta per esempio Angela - lo Stato versa un sussidio mensile di 120 euro su un conto corrente e che può trasformarsi in un fondo. Quando il ragazzo arriva a 18 anni può usufruire della cifra (intorno ai 20-25.000 euro) o per studiare, o per avviare una piccola attività economica. Pietro per esempio, ha 24 mesi e ha già in banca quasi 3.000 euro». Non male considerando che invece un qualunque bambino italiano nasce viceversa con un fardello sulle spalle: cioè la sua quota personale di debito pubblico (circa 35.000 euro).

Ma non è finita qui: «Cercavo la scuola per Pietro - racconta ancora Angela -, intorno a casa ce ne sono tantissime. Sono pubbliche. Ho avuto l’imbarazzo della scelta. E posso decidere io quando andarlo a riprendere. Loro possono tenerlo o fino alle 15 oppure col tempo pieno fino alle 18». Insomma l’esatto contrario di quanto avviene in Italia, dove spessissimo i bambini vengono parcheggiati in costosi asili privati e dove non è possibile neanche detrarre dalle tasse la spesa.

Non è di importanza secondaria il fatto che il congedo parentale sia retribuito al 50% del salario e un genitore deve potere usufruire almeno di un congedo minimo di un anno. Sarà anche per questo che, secondo l’Unicef, la Svezia rispetta i 10 parametri di eccellenza delle politiche per l’infanzia. Mentre l’Italia rispetta solo i parametri minimi essenziali (4 indicatori su dieci).

Anche Francesco racconta storie eccellenti della sua attività imprenditoriale: «Intanto è molto più semplice assumere personale. E il lavoro non manca mai. Io, per esempio, lavoro per un ristorante italiano di alto livello nel centro della città, a ridosso della zona dei locali. Ma da un po’ ho avuto l’occasione di rilevare in società la gestione di una discoteca». Fare impresa è più facile, meno burocrazia e più possibilità di posti di lavoro. «Lavoro sempre - aggiunge -. Giorno e notte. Altro che disoccupazione».

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Vincislav

11 anni, 3 mesi

Per forza che ci sono meno disparità ..., provate voi a dormire sotto a un ponte in Svezia a febbraio...

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giomabi75

11 anni, 3 mesi

---kamala75--- GRANDI E SAGGE PAROLE HAI DETTO....Il pesce puzza dalla testa, ma continua a puzzare in tutta la sua completa dimensione. Da 20,30 anni e piu´ ci troviamo con questa classe politica proprio xke´ la maggior parte dei cittadini italiani "che contano" hanno voluto cosi! E finirei per dire che a mio parere la testa del pesce in questione sono proprio questi "onesti cittadini" che poi si ritrovano alle "cene per beneficenza"! L´italia e´il paradosso dei paradossi!

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utente_181035

11 anni, 3 mesi

va beh, ma in Svezia welfare significa benessere per tutti, in Italia invece significa assistenzialismo (e voto di scambio) nei confronti del meridione, con il nord che paga... la spiegazione dei pessimi servizi è tutta qui, perché ovviamente se la parte industrializzata del paese è costretta a mantenere il settore pubblico suo E pure quello della parte non industrializzata, è chiaro che le tasse saranno il doppio rispetto al normale (ed in effetti è proprio così) oppure i servizi varranno la metà rispetto a quelli svedesi... in Italia però siamo riusciti a coniugare perfettamente entrambe le cose, infatti l'economia reale è ormai distrutta, checché ne dica Saccomanni.

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utente_285334

11 anni, 3 mesi

Sappiamo bene che lo stato sociale(welfare)delle nazioni scandinave è all'avanguardia. Negli anni 70 dalla Svezia si scappava per la pressione fiscale, nonostante lo stato sociale, almeno a livello di persone di spettacolo, come il regista Ingmar Bergman. Adesso la pressione fiscale in Italia è pari quasi lo stesso livello ma lo stato sociale è da nazioni del terzo mondo. Quanto al lavoro di veterinario, come dipendente, dubito che in Italia esistano simili contratti con tale livello retributivo. Sono i misteri italiani dove imperano cifre retributive per una vita non dignitosa, con lo Stato sempre più fiscale.

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cabalbi

11 anni, 3 mesi

La cosa che abbiamo in comune con la Svezia è la pressione fiscale, con la differenza che li i politici sono persone oneste, mentre da noi purtroppo chi và in politica lo fà con il solo scopo di arrichirsi e se non riesce con la buone lo fa con le cattive, basta aver sentito quello che ci ha appena detto l'Europa a proposito di corruzzione. Il brutto di tutto questo è che ormai si è persa la speranza di uscire da questo stato di cose, e si dà tutto per scontato, Fino a quando la resistenza?

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kamala75

11 anni, 3 mesi

E' la cultura italiana che è marcia e il cambiamento deve partire dal popolo non dai politici. Facile scagliarsi contro di loro, peccato che non c'e' bisogno di andare fino a Roma per vedere la corruzione e la disonestà.. Ieri sono andato da un dentista di Bergamo, candidamente mi ha presentato il preventivo di 900€. specificandomi che la fattura non l'avrebeb fatta.

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robertaestefano93

11 anni, 3 mesi

una Nazione è l'espressione dei propri cittadini che sono ben rappresentati dai propri politici. in svezia ci sono parlamentari svedesi eletti da elettori svedesi mentre in italia ci sono parlamentari italiani votati da elettori italiani: i nostri ultimi 20anni lo hanno evidenziato. non ne usciamo più!

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utente_92958

11 anni, 3 mesi

Ecco, appunto. I Paesi dove le cose funzionano ci sono, eccome. Basterebbe che i ns. politici si rimboccassero le maniche e lavorassero (non devono inventare niente, basta copiare ). Invece le maniche non le rivoltano: sai quanti soldi arrotolati ne uscirebbero...

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gianantoniogiazzi

11 anni, 3 mesi

La trasmissione di Ballaròdi ieri sera à stata eloquente sui nostri politici di tutte le fasce da quelli regionali ai parlamentari. Probabilmenete in Svezia le cose sono diverse anche nella politica. Fuori dall'Italia di sicuro tutto è un diverso. Ma è possibile che poi l'Unione europea contesti una libera votazione di un popolo che democraticamente ha votato ? Non hanno votato con il fucile o con la pistola hanno votato in modo democratico e libero.

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utente_130719

11 anni, 3 mesi

Dove ci sono le eccellenze si può pensare siano inimitabili???? Ma forse ci sarà meno corruzione?Meno personaggi impegnati in politica e strapagati? Un sistema pensionistico sostenibile ma che non eroga pensioni d'oro?Un sistema giudiziario che funziona? Niente leggi ad personam?Una tutela adeguata a chi soffre per le conseguenze derivanti da disoccupazione ecc..???Sono solo alcune cose che mi vengono in mente senza sapere niente o quasi della Stoccolma, ma se in altri paesi riescono a fare quanto sembra impossibile in Italia,un motive ci sarà.E I nostri super-pagati politici non potrebbero una volta tanto smetterla di occupare le poltrone degli spettacoli televisivi e mettersi a studiare seriamente su come risolvere I tanti problem che ci affliggono????E,per piacere smettiamola una volta per tutte di credere alle barzellette,20 anni di governo ad personam ci hanno bastonato abbastanza

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