Una culla termica per i bimbi abbandonati

Una culla per la vita ovvero una culla per accogliere i neonati abbandonati. L’idea è dei giovani imprenditori dell’associazione dei costruttori edili bergamaschi, che in occasione del ventennale di fondazione hanno pensato ad un’iniziativa di solidarietà. L’idea del progetto è nata dopo la tragica vicenda del piccolo Angelo, il neonato trovato senza vita lo scorso aprile a Verdellino, abbandonato in una discarica. «Quella della bassa bergamasca è una zona particolarmente calda - ha dichiarato il presidente dei giovani imprenditori Marco Mazzoleni - il nostro vuole essere un contributo per far conoscere a tutti che esistono possibilità per evitare l’abbandono dei neonati, anche nel caso in cui non si desiderano».

L’associazione è pronta a finanziare l’installazione di una nuova culla, prima però è necessario individuare una struttura adeguata in grado di accoglierla. «Servirebbe un monastero, oppure un ospedale - ha detto il sindaco di Verdellino, Giovanni Bacis - o una struttura socio-sanitaria attiva 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno». In autunno i giovani dell’associazione provvederanno ad installare in città due totem multilingue con le indicazioni necessarie per rivolgersi alla culla già inaugurata il 4 febbraio scorso a Bergamo, all’esterno del convento Matris Domini di via Locatelli. La culla era stata riattivata dopo il ritrovamento a Paladina della piccola Giorgia, un’altra bimba abbandonata sul cofano di un’auto.(31/07/2007)

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