Un libro sui preti migranti
Il vescovo: sono la nostra storia

«La presenza dei preti bergamaschi fra i migranti italiani in Europa è una storia pregnante che si identifica con la nostra diocesi ed esprime la cura della Chiesa verso il popolo riguardo a fede e promozione umana».

«La presenza dei preti bergamaschi fra i migranti italiani in Europa è una storia pregnante che si identifica con la nostra diocesi ed esprime la cura della Chiesa verso il popolo riguardo a fede e promozione umana».

Il vescovo Francesco Beschi è intervenuto ieri mattina, nella comunità missionaria del Paradiso, alla presentazione del volume «Preti tra i migranti. Esperienze pastorali della Chiesa di Bergamo nelle missioni cattoliche italiane d’Europa», curato da Antonio Carminati e Mirella Roncalli, del Centro Studi Valle Imagna (editore del libro), in collaborazione con don Massimo Rizzi, direttore dell’Ufficio diocesano migranti. Il volume vede la luce nel 20° anniversario di costituzione dell’ufficio (12 novembre 1993). Presenti all’incontro anche il vicario generale monsignor Davide Pelucchi, alcuni preti che sono stati o sono fra i migranti italiani e l’arcivescovo Gaetano Bonicelli.

«Siamo partiti poveri, come agnelli forti tra i lupi nella nostra visibilità di preti, anche tra difficoltà e minacce», ha detto il vescovo ausiliare emerito Lino Belotti, ricordando lo stile dei preti paradisini nelle diocesi italiane e fra i migranti. «Esprimo il mio grazie a chi ha realizzato questo volume e a tutti i preti bergamaschi che hanno scritto la storia di questa missione», ha aggiunto il vescovo Beschi, che poi ne ha ricordato le caratteristiche, come «la conservazione della fede, delle tradizioni e della famiglia, che potevano essere destabilizzate dalla lontananza dai propri Paesi» e «lo sviluppo dei rapporti con le Chiese locali».

«Ha senso scavare nella memoria di questa esperienza di ieri nel contesto di oggi – ha detto don Rizzi –, perché questo libro non è un amarcord, ma un debito alla memoria di una grande esperienza, che aiuta a costruire anche la multiculturalità del nostro oggi». «Il fenomeno migratorio è strettamente legato ai sacerdoti, che hanno operato con impegno anche in realtà dove il cattolicesimo era minoritario, diventando punto di riferimento per tutti», ha aggiunto Carlo Personeni, presidente dell’Ente bergamaschi nel mondo. Carminati e Roncelli hanno poi ripercorso le testimonianze contenute nel volume, alcune delle quali sono state lette da Virginio Zambelli, del Teatro Rase Europa. Don Rizzi ha infine annunciato un secondo volume che ripercorrerà l’esperienza odierna dei preti bergamaschi fra i migranti in Europa.

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