Cronaca / Bergamo Città
Martedì 26 Luglio 2011
Un finanziamento da 400 milioni
per case a «canone contenuto»
Regione Lombardia lancia un fondo immobiliare da 400 milioni per mettere sul mercato 2500 alloggi a canone calmierato. Lo fa grazie a un accordo, sottoscritto martedì a Palazzo Lombardia.
Regione Lombardia lancia un fondo immobiliare da 400 milioni per mettere sul mercato 2500 alloggi a canone calmierato. Lo fa grazie a un accordo, sottoscritto martedì a Palazzo Lombardia, dal presidente Roberto Formigoni, dall'assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti, da Carlo Sangalli, vice presidente Fondazione Cariplo, Stefano Marchettini, a.d. Cassa Depositi e Prestiti Investimenti SGR e Loris Zaffra, presidente Aler Milano.
"L'obiettivo - ha spiegato il presidente Formigoni nella conferenza stampa di presentazione - è quello di realizzare case a costi accessibili, rivolgendo un'attenzione particolare alle famiglie della cosiddetta 'fascia grigia', troppo 'ricche' per avere diritto alle assegnazioni di Edilizia Residenziale Pubblica, ma troppo povere per accedere al libero mercato privato, specie in questo periodo di forte crisi economica".
"E' la famiglia - ha proseguito Formigoni - il soggetto più debole e più meritorio nella situazione attuale ed è la famiglia a essere al centro delle nostre politiche, compreso l'abitare".
"A partire dall'esperienza positiva sinora riscontrata - ha aggiunto Zambetti - abbiamo deciso di lanciare il nuovo fondo regionale, che prenderà il nome di 'Fondo Federale Immobiliare di Lombardia' e che sarà aperto a tutti i soggetti interessati, compresi gli Enti locali, le Aziende Lombarde per l'Edilizia Residenziale pubblica e altri soggetti pubblici e privati. La riapertura delle sottoscrizioni ha lo scopo di raggiungere una prima dimensione di 220 milioni di euro, acquisendo a breve ulteriori investimenti di Cassa Depositi e Prestiti e del sistema bancario e finanziario e si pone l'obiettivo di aumentare ulteriormente tale dimensione fino a 400 milioni di euro. Sempre avendo persona, famiglia ed economia come punti di riferimento in iniziative che puntano sulla qualità dell'abitare, sulla sicurezza, sulla riqualificazione urbana".
L'accordo muove dalla condivisione di un'analisi della situazione che vede una continua crescita della domanda abitativa, un considerevole aumento dei costi per famiglia (in media quasi un terzo del bilancio familiare), nuove caratteristiche della domanda abitativa (temporaneità al posto di stabilità, specialmente per studenti universitari, giovani coppie, giovani lavoratori, anziani; il tutto in un contesto notoriamente caratterizzato da scarsità delle risorse pubbliche.
"Di fronte a un simile contesto - ha detto ancora Formigoni - abbiamo immaginato soluzioni innovative e ripensato le nostre politiche. Sono convinto, infatti, che, se i nostri cittadini esprimono domande nuove, dobbiamo essere capaci di dar loro nuove risposte".
L'obiettivo del Protocollo d'Intesa di oggi è il rilancio del "Fondo Abitare Sociale 1", un'iniziativa della Fondazione Cariplo condotta insieme ai soggetti istituzionali, che ha già ottenuto risultati molto importanti e che si sta affermando come strumento innovativo ed efficace. Il Fondo ha contribuito a incrementare il livello degli investimenti nel settore dell'housing sociale attraverso il passaggio dall'attività erogativa all'attività di investimento etico (investimento dal rendimento calmierato che persegue obiettivi di interesse sociale).
Ad oggi i finanziamenti convogliati nel Fondo ammontano complessivamente a 85 milioni di euro (tra gli investitori Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Cassa Depositi e Prestiti, Intesa San Paolo, Banca Popolare di Milano, Cassa di Previdenza dei Geometri, Generali Assicurazioni, Telecom Italia e Prelios SGR). Il Fondo, che investe principalmente in iniziative dedicate a studenti, anziani, famiglie monoreddito, immigrati e altri soggetti in condizione di svantaggio sociale o economico, ha già avviato operazioni di sviluppo per 76.000 mq, che corrispondono a circa 540 alloggi, oltre a uno studentato universitario di 230 posti letto.
I primi 90 appartamenti saranno disponibili a partire da settembre a Crema e, dal 2012, a Milano, nelle tre aree comunali di via Cenni, via Figino e via Ferrari.
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