Un campus universitario per 18 mila iscritti

Nuova tappa nell’iter di realizzazione del Nuovo Ospedale di Bergamo. Il Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo, Alberto Castoldi, il Sindaco di Bergamo, Cesare Veneziani e il Direttore Generale dei Riuniti, Stefano Rossattini, hanno firmato il protocollo d’intesa sulla destinazione della sede di Largo Barozzi a Campus universitario. Per Castoldi da qui a dieci anni i 75 mila metri quadrati daranno finalmente l’idea - «anche fisica» - della forza dell’Università di Bergamo. Il rettore è riuscito a raddoppiare - e in un colpo solo - il contributo del Ministero dell’Istruzione (da 20 a 40 milioni di euro) concesso per l’acquisto delle aree e la ristrutturazione degli edifici oggi occupati dall’ospedale.

«Da qui a quando saremo pronti - ha sottolineato Castoldi - contiamo di avere 18 mila iscritti, una dimensione in linea con i nostri programmi, per i quali avere a disposizione 80 - 100 mila metri quadrati non è un’esagerazione. Si tratta comunque di una grande sfida, che richiede un grande impegno, ma che dà anche grande entusiasmo». Di certo i 40 milioni di euro del ministero non saranno sufficienti per trasformare i «Riuniti» di oggi nel «campus» del futuro: da qui la necessità, nei prossimi anni, di vendere alcune proprietà dell’ateneo (incedibile, ovviamente, la sede di Sant’Agostino).

Dalla vendita dei Riuniti - secondo il direttore amministrativo, Carlo Bonometti - l’ospedale deve ricavare 76 milioni di euro: la firma dell’intesa è il primo passo verso questo traguardo che consentirà di realizzare nei tempi previsti il nuovo ospedale. Nei 20 mila metri quadrati destinati a "direzionale", secondo l’assessore all’Urbanistica Nappo, potranno trovare posto anche centri di ricerca in grado di colloquiare sempre più da vicino con l’Università, il cui "campus" è ormai una realtà.

(25/05/2004)

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