Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 01 Ottobre 2014
Ultras, Renzi scende in campo
«Le società paghino la polizia»
Nessun dubbio per Palazzo Chigi: le società di calcio devono pagare gli straordinari alle forze dell’ordine impegnate allo stadio. Dopo il via libera della Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia, che approvato un emendamento del bergamasco Giuseppe Guerini (Pd) sulla violenza negli stadi, anche il premier si allinea all’orientamento che pare maggioritario in Parlamento, e che le società di calcio stanno già criticando aspramente.
Nell’emendamento presentato da Guerini si legge che «una quota non inferiore all’1 per cento e non superiore al 3 per cento degli introiti complessivi derivanti dalla vendita dei biglietti e dei titoli di accesso validamente emessi in occasione degli eventi sportivi è destinata a finanziare i costi sostenuti per il mantenimento della sicurezza e dell’ordine pubblico in occasione degli eventi medesimi, ed in particolare per la copertura dei costi delle ore straordinarie e dell’indennità di ordine pubblico delle Forze dell’ordine».
Posizione condivisa da Renzi, che ha messo nero su bianco il suo pensiero su Twitter.
Gli straordinari delle forze dell'ordine impegnate negli stadi devono essere pagati dalle società di calcio, non dai cittadini
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 1 Ottobre 2014
L’emendamento presentato da Guerini inserito nel nuovo decreto legge che ha l’obiettivo di contrastare la violenza degli stadi, nato dopo la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina in cui ha perso la vita Ciro Esposito. Il decreto prevede norme più stringenti in caso di violenze dentro e fuori dagli stadi in occasione di eventi sportivi.
Inoltre «con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno da emanarsi entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, sono stabiliti i criteri, i termini e le modalità di versamento da parte delle società professionistiche per l’applicazione delle disposizioni nonché la determinazione della percentuale anche tenendo conto del diverso livello professionistico».
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