Cronaca
Martedì 22 Marzo 2022
Ucraina, distrutti 10 ospedali. Mosca: «Armi nucleari solo se minacciata l’esistenza della Russia»
Guerra Anche martedì 22 marzo gli allarmi delle sirene antiaeree hanno risuonato in 17 delle 24 regioni del Paese. Il Pentagono: «Stiamo vedendo dei contrattacchi delle forze dell’Ucraina contro Mosca». In arrivo nuove sanzioni.
Gli occidentali annunceranno nuove sanzioni giovedì contro la Russia per la guerra in Ucraina: lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan. Giovedì è prevista la partecipazione del presidente Joe Biden al vertice Ue e al summit della Nato a Bruxelles. «Stiamo vedendo dei contrattacchi delle forze dell’Ucraina contro Mosca». Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un’intervista alla Cnn sottolineando che ci sono dei «segnali» di questi contrattacchi da parte di Kiev. «I russi sono in difficoltà», ha ribadito il portavoce della Difesa.
Il Cremlino fa sapere che «l’operazione militare in Ucraina procede come previsto», precisa anche che la Russia utilizzerà armi nucleari solo se la sua stessa esistenza fosse minacciata. Lo ha affermato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, citato dalla Tass. E alla vigilia del viaggio in Europa il presidente americano Biden fa sapere che annuncerà misure per ridurre la dipendenza dalle fonte energetiche russe. «Domani andrò in Europa per incontrare i nostri alleati e partner esattamente un mese dopo che Putin ha lanciato la sua brutale guerra in Ucraina». Lo ha scritto su Twitter il presidente americano Joe Biden. «In questo viaggio chiariremo che l’Occidente è unito nella difesa della democrazia. Putin pensava che ci avrebbe diviso, ma non siamo mai stati così forti nella nostra storia recente. Siamo con l’Ucraina e continueremo a garantire che Putin paghi un pesante prezzo economico per le sue azioni”, ha sottolineato il presidente americano. E intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato invitato a parlare in videoconferenza al vertice della Nato in programma giovedì. Posizioni distanti ma la diplomazia non si arrende. Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un nuovo colloquio telefonico con quello francese Emmanuel Macron con il quale ha discusso l’andamento dei negoziati russo-ucraini. Lo riferisce il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.
Bombardati 139 ospedali
Dieci ospedali ucraini sono stati completamente distrutti dai bombardamenti. Lo ha detto il ministro della salute ucraino Viktor Lyashko parlando alla televisione nazionale, citato da The Guardian.«Il nemico ha già bombardato 139 ospedali, le cure mediche non possono più essere fornite lì e queste strutture vanno ricostruite da zero. Questa sarà una nuova costruzione, che spero inizi il prima possibile», ha detto Lyashko. Altri ospedali non hanno potuto essere approvvigionati di medicine e altre forniture a causa dei combattimenti nelle vicinanze, ha aggiunto.
Almeno una persona è stata uccisa nell’attacco di un drone russo contro un istituto scientifico a Kiev. Il fumo si è alzato da un edificio bianco di sette piani dell’Istituto per i materiali superduri a nord-ovest di Kiev, parte dell’Accademia Nazionale delle Scienze dell’Ucraina. Un funzionario dell’intelligence del ministero della Difesa ha detto che tre persone erano morte, ma non c’è stata altra conferma del bilancio. «Nel raid le forze armate russe hanno usato i droni Orlan, uno dei quali ha sganciato una bomba, in seguito alla quale i locali hanno preso fuoco», ha detto all’AFP il funzionario. Scattano le sirene antiaereo ad Odessa al termine di una mattinata carica di tensione per la città sul Mar Nero. La contraerea ucraina questa mattina ha abbattuto un missile russo. È quanto hanno affermato fonti militari, secondo quanto si legge nel canale telegram Odessa Info.
Nella tarda mattinata la contraerea ucraina è stata più volte attivata sparando verso il Mar Nero. Diversi sono stati colpi uditi a ridosso del porto di Odessa. Distrutto da un incendio causato dai bombardamenti russi il magazzino dello stabilimento farmaceutico di Farmak vicino a Makarov, nella regione di Kiev. Lo ha annunciato un membro del consiglio di sorveglianza della società farmaceutica Petro Chernyshov su Facebook citato da Ukrinform. zPer quanto ne sappiamo, c’è stata una battaglia di carri armati in quest’area. E il nostro magazzino è completamente bruciato: l’azienda ha subito perdite ingenti», ha detto. Adesso, secondo Chernyshov, Farmak sta lavorando a una ripresa ma «è difficile, perché tutte le materie prime e l’imballaggio erano nel magazzino», ha aggiunto.
«Le forze armate russe hanno usato i droni Orlan, uno dei quali ha sganciato una bomba»
L’azienda Farmak dal 24 febbraio non ha più spedito medicinali in Russia e Bielorussia e ha condannato apertamente non solo l’invasione militare della Federazione Russa in Ucraina, ma anche «i crimini contro l’umanità e il terrorismo». Riferisce l’Agenzia Unian. L’ufficio di rappresentanza di Farmak in Russia è stato chiuso nel 2014: «Quindi non creiamo lavoro lì, non paghiamo tasse, affitto, bollette. Il 24 febbraio di quest’anno - il primo giorno dell’aggressione armata contro l’Ucraina - Farmak ha messo a disposizione i farmaci disponibili per il Ministero della Salute, delle Forze armate, del Ministero della Difesa e degli ospedali ucraini», ha affermato l’azienda. «E ora stiamo facendo ogni sforzo per produrre e fornire agli ucraini medicinali vitali. Nei primi giorni di guerra, i magazzini di Farmak, dove venivano immagazzinati medicinali pronti, materie prime per farmaci e imballaggi primari sono stati rasi al suolo dagli occupanti».
Secondo lo Stato maggiore ucraino, le forze armate di Kiev hanno riconquistato l’insediamento urbano di Makariv, 60 chilometri a ovest della capitale. Kiev afferma che «le forze di occupazione russe hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni». Stessa situazione per il carburante. A Severodonetsk, nella regione di Lugansk, i russi hanno fatto fuoco su persone in coda in un supermercato, provocando morti e feriti. Lo ha denunciato su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale Serhiy Haidai, come riporta Ukrinform.
Si riaffaccia anche la paura delle armi chimiche e biologiche: le accuse russe che Kiev abbia tali armamenti «sono false» e un «chiaro segnale» che Vladimir Putin «starebbe valutando di usarli entrambi» nella guerra, ha affermato il presidente americano Joe Biden. Il suo omologo russo sarebbe infatti «con le spalle al muro» e «sta preparando nuove operazioni sotto falsa bandiera», secondo il leader Usa.
Missili ipersonici
Biden ha poi confermato che la Russia ha utilizzato anche missili ipersonici nei bombardamenti in Ucraina. Ma «con le stesse testate impiegate sugli altri missili non fanno molta differenza, tranne che per il fatto che è quasi impossibile intercettarli», ha sottolineato il presidente americano. Della stessa opinione l’intelligence del Regno Unito. «È altamente improbabile che lo schieramento di missili ipersonici Kinzhal influisca materialmente sull’esito della campagna russa in Ucraina», afferma il vicemaresciallo della Royal Air Force (Raf) Mick Smeath, addetto militare alla Difesa britannica.
Smeath sostiene poi come sia «molto probabile che le affermazioni russe di aver utilizzato Kinzhal abbiano lo scopo di sminuire la mancanza di progressi nella campagna di terra» di Mosca. Presunte difficoltà dell’esercito russo che troverebbero conferma nell’annuncio fatto nella notte dallo Stato maggiore ucraino, secondo il quale le forze armate di Kiev hanno riconquistato l’insediamento urbano di Makariv, 60 chilometri a ovest della capitale. «La bandiera ucraina è stata issata sulla città» e le forze russe sono state respinte, hanno detto i militari.
La guerra nei cieli
Lunedì sarebbe stato anche abbattuto un jet russo, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che in un video caricato nelle prime ore della notte su Telegram si è scagliato contro i piloti dei caccia di Mosca: «Hanno sicuramente il vuoto al posto del cuore, al posto dell’anima, al posto di tutto ciò che rende umani», ha detto. L’esercito ucraino parla anche di 14 tank russi distrutti, insieme ad altri mezzi militari. Restano però in mano russa il corridoio terrestre con la Crimea e l’accesso al Mar d’Azov, rilevano le stesse fonti in un ultimo rapporto dal campo. Ma le scorte delle truppe russe finiranno «in tre giorni», secondo lo stesso documento.
La posizione dell’India
Sul fronte internazionale, arrivano da Biden le critiche all’India per la sua risposta definita «traballante» di fronte all’invasione russa dell’Ucraina. E anche il premier australiano Scott Morrison, incontrando il suo omologo indiano Narendra Modi, ha esortato New Delhi a prendere una posizione più ferma verso Mosca, dichiarando che il mondo deve condannare la Russia per la sua «brutale guerra contro il suo vicino paese sovrano».
I dati Onu
Un’aggressione che secondo i dati Onu ha già causato almeno 925 morti tra la popolazione civile. Un cifra che sarà presto rivista al rialzo, secondo l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani (Unhchr).
A Chernobyl
Dalla centrale nucleare di Chernobyl arriva intanto la notizia che tutti i tecnici che erano rimasti bloccati nell’impianto e avevano dovuto continuare a lavorare senza interruzione dal giorno dell’arrivo delle truppe russe, il 24 febbraio, hanno ottenuto il permesso di lasciare il sito: sono stati sostituiti da colleghi ucraini e nell’impianto sono rimaste in servizio guardie ucraine, hanno comunicato le autorità di Kiev all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).
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