Uccise un ladro ad Albano
Guardia giurata condannata a 2 anni

Due anni di carcere - pena sospesa - per omicidio colposo: questa la condanna emessa venerdì 6 dicembre dal Tribunale di Bergamo nei confronti di una guarda giurata che nel giugno del 2012 sparò e uccise un ladro sorpreso a rubare.

Due anni di carcere - pena sospesa - per omicidio colposo: questa la condanna emessa venerdì 6 dicembre dal Tribunale di bergamo nei confronti di Oscar Lombardoni, la guarda giurata 57enne di Zanica chen le giugno del 2012 sparò e uccise un ladro sorpreso a rubare nottetempo al supermercato «Bennet» di Albano Sant’Alessandro.

Accolta dunque la tesi ella difesa secondo cui l’uomo avrebbe sparato solo per difendersi, dopo essere stato aggredito e aver scambiato il rumore dei sassi contro la sua auto per dei colpi di pistola. Nessun omicidio volontario quindi come ipotizzato dalla Procura, ma solo la reazione di un uomo spaventato per la propria incolumità e convinto di essere stato preso di mira con un’arma da fuoco.

A queste le conclusioni erano giunti i due consulenti di parte nominati dall’avvocato Domenico Brentani, difensore di Oscar Lombardoni, 57 anni di Zanica, la guardia giurata della Nuova Polnotte che nel giugno 2012 aveva sparato a un ladro uccidendolo, dopo averlo sorpreso in piena notte con un complice al centro commerciale Bennet di Albano Sant’Alessandro. Si tratta di Iulian Zaharia, romeno di 28 anni, i cui familiari sono ora parti civili.

Per l’accusa l’azione della guardia sarebbe invece stata un omicidio a tutti gli effetti, dato che Lombardoni avrebbe sparato ad altezza uomo, mirando e colpendo già con la prima pallottola il romeno. Oltre tutto dai filmati si vedrebbe con chiarezza un primo lancio di 5 pietre a distanza contro l’auto della vigilanza (le pietre il cui rumore sarebbe stato scambiato per degli spari), quindi dopo la sparatoria un ulteriore lancio di 7 pietre a distanza ravvicinata, ed effettivamente l’auto risulta danneggiata: difficile invece capire quali delle pietre abbiano colpito la vettura.

Leggi di più su L’Eco in edicola sabato 7 dicembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA