Cronaca / Valle Brembana
Sabato 21 Dicembre 2013
Ubiale Clanezzo, un paese in lutto
33enne imprenditrice lascia due bimbi
«Siamo sconvolti. Era sempre sorridente, orgogliosa dei suoi due bellissimi figlioletti». Così il parroco di Clanezzo si fa interprete dei sentimenti della comunità di fronte all’ennesima tragedia che venerdì 20 dicembre ha colpito la famiglia proprietaria dello storico castello.
«Siamo sconvolti. Tutto il paese è sconvolto. Paola era sempre sorridente, una donna coraggiosa, orgogliosa dei suoi due bellissimi figlioletti».
Così don Gianni Carminati, parroco di Clanezzo, si fa interprete dei sentimenti della comunità di fronte all’ennesima tragedia che ieri ha colpito la famiglia Rota, proprietaria dello storico castello. Paola, 33 anni, mamma di due bimbi (uno frequentante l’asilo e uno di tre mesi), venerdì mattina 20 dicembre è stata trovata senza vita: un tragico gesto compiuto nelle stanze in cui per anni aveva lavorato, dando il meglio di sé come imprenditrice. Solo un anno fa, nella villa di famiglia, poco distante dal castello, anche il fratello Matteo s’era tolto la vita.
Una storia, quella della famiglia di Paola, segnata inesorabilmente da quanto accadde l’8 ottobre 2001: i titolari del castello, Clara, 43 anni, Giovanni Rota, 49, e il piccolo figlio Michele, 6 anni, persero la vita nell’incidente aereo di Linate, quando un velivolo della compagnia Sas in fase di decollo si scontrò con un Cessna entrato erroneamente in pista a causa della nebbia. La famiglia stava raggiungendo la figlia Paola, in Svezia per studio. La loro tragica scomparsa lasciò nella disperazione anche gli altri due figli, Matteo e Clemens, quest’ultimo di dieci anni di età.
Paola, dopo la morte dei genitori, aveva continuato gli studi laureandosi allo Iulm di Milano con una tesi sulla tragedia di Linate. Nel 2005 era stata nominata vicepresidente dei Giovani imprenditori di Ascom. Ieri al castello e all’agriturismo Cascina Belvedì, sempre di famiglia, nessuno se la sentiva di parlare. Sono ore di dolore e silenzio. «Due tragedie inspiegabili, siamo veramente colpiti», dice il sindaco Ersilio Gotti. Su Facebook i messaggi di alcuni amici: «Grandissima leonessa ora combatti in cielo per tutti i tuoi cari». La camera ardente è stata allestita nell’abitazione, vicino alla cascina Belvedì. I funerali saranno celebrati lunedì alle 15 nella parrocchiale dell’Albenza di Almenno San Bartolomeo, con partenza alle 14 da casa. Il corpo sarà tumulato nel cimitero dove già riposano i genitori e i fratelli Michele e Matteo.
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