Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 12 Maggio 2014
Tutto esaurito al pronto soccorso
Al Papa Giovanni in 600 in 36 ore
Un evento eccezionale, rarissimo, secondo gli addetti ai lavori: nel weekend, in 36 ore, oltre 600 persone si sono rivolte al pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni XXIII. È stato necessario rinforzare il personale, ma non sono mancati i disagi per gli utenti.
Un evento eccezionale, rarissimo, secondo gli addetti ai lavori: nel weekend, in 36 ore, oltre 600 persone si sono rivolte al pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni XXIII. È stato necessario rinforzare il personale, con medici e infermieri in più, ma non sono mancati i disagi per gli utenti.
C’è chi, arrivato la notte di sabato, alle 8 di domenica era ancora in attesa. «Se l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo è destinato gli acuti e all’alta specializzazione – sottolinea un medico del 118 –, ora è tempo di riorganizzare la rete territoriale. Ed educare la popolazione».
Cos’è successo di così drammatico sul territorio bergamasco da mandare in tilt la gestione degli utenti del pronto soccorso alla Trucca? Nulla. Né epidemie di influenza né catene di incidenti stradali, né tragici eventi collettivi: ma i numeri dell’afflusso parlano da soli e sono da record.
Dalla notte di venerdì a quella di sabato, quindi in 24 ore, sono arrivate al pronto soccorso oltre 350 persone, nelle 12 ore successive cioè fino al primo pomeriggio di domenica, altre 224.
Chi è capitato nel «tutto esaurito» parla di attese di ore, e gli addetti ai lavori spiegano anche che a fare da imbuto e a peggiorare le cose c’era anche la difficoltà nel rispondere a tutte le necessità di ricoveri perché, a quanto è trapelato, non c’era stato un numero sufficiente di dimissioni, dai vari reparti dell’ospedale, tale da garantire un «turn over» tra chi, curato, poteva uscire e chi doveva entrare per un ricovero.
L’«imbuto» è stato tale che all’esterno del pronto soccorso c’erano persone in attesa di una visita da ore, e nelle prime ore di domenica mattina c’erano oltre 20 persone arrivate nell’area di emergenza-urgenza intorno alle 4 della notte di sabato.
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