«Truccò le gare sui malati dializzati»
Ecco i perché dell’arresto di Mantovani

Il vicepresidente della Lombardia Mario Mantovani avrebbe truccato anche gare per lavori di ristrutturazione di scuole in alcuni comuni, tra cui Arconate, di cui è stato sindaco.

Inoltre, si sarebbe mosso per turbare gli appalti della sanità regionale per il trasporto di malati dializzati. Al centro dell’inchiesta della Procura di Milano, partita dalla denuncia di un dirigente del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia e la Liguria, ci sono più filoni relativi ad appalti truccati, episodi di corruzione e concussione.

Un secondo «capitolo» - a quanto si è saputo - riguarda le presunte pressioni esercitate da Mantovani nei confronti di Pietro Baratono, provveditore alle Opere Pubbliche di Lombardia e Liguria, affinché Angelo Bianchi (arrestato), ingegnere presso il Provveditorato, potesse rientrare in servizio e tornare in possesso delle sue deleghe sugli appalti (in particolare di edilizia scolastica), malgrado fosse stato coinvolto ed arrestato in un’inchiesta per corruzione della Procura di Sondrio.

Alfio Leonardi, infatti, dirigente del Ministero delle Infrastrutture e anche dirigente del Provveditorato alle Opere Pubbliche aveva firmato un ordine di servizio per rimuovere Bianchi e poi fece denuncia a seguito delle presunte pressioni di Mantovani. Giacomo Di Capua, stretto collaboratore di Mantovani, avrebbe avuto un ruolo nella concussione e anche lui oggi è finito in carcere.

Un altro fronte dell’inchiesta riguarda i lavori «gratis» che l’ex assessore alla Sanità avrebbe ottenuto per immobili a lui riconducibili in cambio di lavori affidati ad un architetto in alcuni appalti. I lavori, prezzo della presunta corruzione, riguarderebbero case e appartamenti di proprietà di Mantovani o dei suoi familiari, case di riposo, tra cui l’Opera Pia Castiglioni, cascine.

Un episodio di presunta corruzione, da quanto si è saputo, riguarda anche l’azienda ospedaliera di Pavia, mentre tra le gare truccate ci sarebbe anche un appalto indetto dalla aggregazione Asl Milano Centro, Milano 1 e Pavia.

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