Trovato morto l’alpinista di Pedrengo scomparso sul Pizzo del Diavolo

Si sono spente attorno a mezzogiorno le speranze di trovare in vita Giuseppe Bonomi, il quarantasettenne di Pedrengo, partito domenica mattina per un’escursione sul pizzo del Diavolo, sopra Carona, e mai tornato a casa. Il corpo senza vita dell’alpinista è stato infatti localizzato alle 12 da una squadra del soccorso alpino sul Monte Diavolino, nella zona della Valle del Salto a circa 2500 metri di quota. Poco dopo, la salma è stata recuperata dall’elisoccorso che ha provveduto a trasportarla alla camera mortuaria del cimitero di Carona, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Secondo una prima ipotesi, è probabile che Bonomi domenica stesse percorrendo la via del ritorno a causa del maltempo, ma sia scivolato precipitando nel vuoto per circa 200 metri.

Sul corpo sono infatti presenti vistosi segni e fratture. Sarà in ogni caso l’autopsia ha stabilire le esatte cause del decesso. Per cercare Giuseppe Bonomi, martedì erano entrate in azione le squadre del Soccorso alpino: i soccorritori, avevano trovato parcheggiata a Carona l’auto del quarantasettenne. Ieri le ricerche il pizzo del Diavolo si erano protratte fino alle 23, ma senza esito. L’allarme sulla scomparsa era scattato dopo che dall’azienda di prodotti di bellezza di Pandino (Cremona), dove l’uomo lavora come responsabile di un reparto, avevano contattato i familiari per chiedere informazioni. Giuseppe Bonomi, infatti, per due giorni non si era presentato al lavoro e non aveva preannunciato la sua assenza. La fidanzata, sapendo che il compagno domenica mattina era andato in escursione sul pizzo del Diavolo, non aveva esitato a contattare il Soccorso alpino. (04/07/2007)

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