Cronaca / Bergamo Città
Domenica 02 Agosto 2015
Trovato l’elicottero disperso: 3 morti
L’equipaggio noto nella Bergamasca
È stato trovato domenica mattina l’elicottero di Elitellina, scomparso nel primo pomeriggio di venerdì 31 luglio. Morto il pilota Agostino Folini, 50 anni, di Chiuro (Sondrio) e gli altri due membri dell’equipaggio. Il ritrovamento è avvenuto sull’Alpe di Zocche nel territorio comunale di Val Masino (Sondrio).
Il pilota Agostino Folini e il tecnico di volo Marco Gianatti da anni facevano servizi sulle Orobie, in alta Val Brembana, ma anche in alta Val Seriana. Erano esperti e conosciuti. Così li ricorda chi lavora da tempo con loro sulle nostre montagne, per conto della Elitellina di Sondrio, società che opera dal 1977.
Da venerdì, intorno alle 13,30, del velivolo dell’azienda valtellinese su cui viaggiavano insieme al motorista Stefano Olcelli, non si avevano più notizie. Tutti valtellinesi, Folini di Chiuro, Gianatti di Chiesa Val Malenco e Olcelli di Buglio in Monte - quest’ultimo assunto da circa un mese dalla Elitellina -, erano partiti dal rifugio Marinelli-Bombardieri al Bernina, a 2.800 metri (Lanzada, Val Malenco, Sondrio), dove avevano lasciato due escursionisti.
Da qui erano diretti in Val Codera, nella zona di Novate Mezzola per poi tornare alla base a Sondrio, ma già una decina di minuti dopo il decollo, il segnale radar dell’elicottero sarebbe sparito. Sono quindi scattate le ricerche, che domenica mattina hanno portato al ritrovamento del velivolo.
L’elicottero, guidato da Agostino Folini, è un «As 350 B3», un Ecureuil francese a sei posti che aveva fatto viaggi anche sulle nostre Orobie. Sulle Orobie l’Elitellina fa da anni servizi privati e per i Comuni: proprio Folini era tra i piloti che avevano contribuito al montaggio della seggiovia Orscellera a Valtorta-Piani di Bobbio, aveva lavorato per la posa di reti paramassi a Branzi e periodicamente, insieme ad altri piloti, fa trasporto passeggeri in alta valle, rifornisce di materiali e viveri i rifugi Laghi Gemelli, Barbellino, Brunone e Curò.
© RIPRODUZIONE RISERVATA