Dal cuoco per un ristorante specializzato nella preparazione di sushi alla sarta che confeziona abiti da sposa. Sono solo due delle 300 figure professionali ricercate dai Centri per l'impiego e dalle agenzie per il lavoro della nostra provincia, che domani troveranno spazio sulle pagine de «L'Eco di Bergamo». Prosegue per il terzo giovedì consecutivo l'iniziativa «Trova lavoro», nata con l'obiettivo di facilitare l'incontro fra domanda e offerta di lavoro in una fase di difficile congiuntura economica e finanziaria. Dai programmatori informatici agli impiegati contabili, dagli ingegneri meccanici agli analisti finanziari. E ancora: falegnami, tornitori, insegnanti di lingua e infermieri sono alcune delle professioni richieste nella Bergamasca. Non solo crisi, quindi, mobilità e cassa integrazione, ma aziende che guardano alla tanto agognata ripresa e che investono in risorse umane. Nessuna volontà di negare le difficoltà che anche la nostra provincia sta attraversando, colpita perché cuore di quella manifattura oggi in crisi, ma l'intento è quello di agevolare chi è alla ricerca di un lavoro e chi quel lavoro lo offre. E si va dai contratti a tempo indeterminato a quelli stagionali, con possibilità di lavoro part-time e full- time. Per quanto riguarda il vasto panorama di figure professionali richieste, il comune denominatore è la richiesta di titoli di studio e di esperienza maturata in un determinato settore.
Sembrerebbero quindi le figure professionali specializzate quelle più ricercate dalle aziende, segno che formazione e politiche di riqualificazione dei lavoratori sono la direzione su cui puntare. Proprio in base ai dati in possesso dei Centri per l'impiego della Provincia, fra l'altro, è emerso che a marzo si è verificato un aumento delle domande di lavoro presentate ai Centri in questione: a fine marzo, infatti, le cosiddette «dichiarazioni di disponibilità al lavoro» si attestavano a quota 9.830, contro le 6.390 rilevate alla fine dello scorso febbraio. D'altro canto le aziende, in diverse indagini condotte fra la fine del 2008 e l'inizio del 2009, hanno dichiarato e mostrato una tendenza a tenere legate a sé quelle figure professionali che rappresentano una vera e propria risorsa per l'azienda, ricorrendo piuttosto all'utilizzo di ammortizzatori sociali che alla mobilità. Le agenzie per il lavoro e le aziende interessate a pubblicare le proprie offerte di posti su «L'Eco di Bergamo» possono scrivere entro il lunedì all'indirizzo email appositamente costituito [email protected].
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