Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 18 Novembre 2013
Troppo freddo in carrozza?
Trenitalia ora deve pagare i danni
Se si arrivasse ad applicare la sentenza anche a Bergamo, probabilmente Trenord avrebbe dei problemi. Il Tribunale di Roma ha condannato Trenitalia «a risarcire un passeggero (350 euro) costretto ad affrontare un viaggio in treno in una carrozza gelida».
Se si arrivasse ad applicare la sentenza anche a Bergamo, probabilmente Trenord avrebbe dei problemi. La IX sezione del Tribunale di Roma, accogliendo le tesi del Codacons, ha condannato Trenitalia «a risarcire un passeggero costretto ad affrontare un viaggio in treno in una carrozza gelida a causa del malfunzionamento del sistema di riscaldamento».
È quanto afferma l’associazione per la difesa dei consumatori in un comunicato, specificando che il passeggero che ha fatto causa è il presidente dello stesso Codacons Carlo Rienzi.
Secondo il Codacons, Trenitalia dovrà pagare 350 euro più 700 euro di spese legali. «La vicenda nasce il 18.3.2006 quando il viaggiatore in questione prende un treno partito da Roma e diretto a Latina. Il viaggio tra le due città, tuttavia, avviene in condizioni pessime - si legge nel comunicato -: a causa di un guasto al sistema di riscaldamento, la temperatura a bordo è particolarmente fredda, e a nulla valgono le proteste dei passeggeri rivolte al capotreno».
«Così Rienzi si rivolge al Giudice di Pace di Roma, vincendo una prima causa e ottenendo una sentenza che condanna Trenitalia a risarcire i danni da “carrozza fredda”. L’azienda presenta appello al Tribunale civile di Roma che ora conferma quanto sostenuto dal giudice di pace e ribadisce il diritto del passeggero al risarcimento del danno subito. Scrive, fra l’ altro, il giudice Marzia Cruciani - prosegue la nota - nella sentenza: “Considerato che la sentenza impugnata argomenta in modo esaustivo le ragioni per le quali è stata riconosciuta la sussistenza del disservizio - quantomeno al mancato funzionamento dell’impianto di riscaldamento -; che parimenti è stata riferita una situazione di profondo disagio fisico, anche presumibile, data l’età del Rienzi; che non vi è ragione per non dare credito alle affermazioni dei testi che hanno riferito del disservizio e delle condizioni di accentuato malessere del Rienzi. Ritenuto che il danno lamentato sia suscettibile di risarcimento, conferma per il resto la sentenza impugnata”. Ora Trenitalia dovrà pagare non solo i 350 euro di risarcimento come previsto dal Giudice di pace - spiega il Codacons - «ma anche 700 euro di spese legali all’associazione, per l’inutile ricorso presentato in appello».
© RIPRODUZIONE RISERVATA