Treviglio: per otto operai cinesi
«casa» in ditta. Titolari multati
Ambienti angusti e privi di ogni norma igienica, situati al piano superiore del laboratorio dove si fabbricano materassi e divani. Questo lo scenario che si è presentato a Treviglio agli uomini della Guardia di Finanza, ai tecnici dell’Asl e agli agenti della polizia locale.
Ambienti angusti e privi di ogni norma igienica, situati al piano superiore del laboratorio dove si fabbricano materassi e divani. Questo lo scenario che si è presentato a Treviglio agli uomini della Guardia di Finanza, ai tecnici dell’Asl e agli agenti della polizia locale trevigliese e di Castel Rozzone, nel corso di un’operazione congiunta di controllo sul rispetto delle norme lavorative.
Le verifiche sono state effettuate in una struttura produttiva posta in via Bergamo, dove da qualche tempo hanno sede tre società, che fanno capo ad altrettanti imprenditori cinesi: marito, moglie e un loro parente. Nei locali adibiti alla fabbricazione per lo più di materassi sono stati trovati otto operai cinesi, intenti a lavorare.
Tutti con regolare permesso di soggiorno, che per ottimizzare la produzione, modalità caratteristica dei cinesi, abitano nelle stanze ricavate nella medesimo edificio dei laboratori. È proprio negli spazi dove gli otto mangiano, dormono e passano i momenti post lavorativi sono state ravvisate enormi carenze igieniche, l’assenza di agibilità e abitabilità degli spazi e soprattutto il mancato rispetto delle norme di sicurezza.
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