Treviglio, inaugurato il polo artigianale

Cooperazione e mutualismo: è questa la filosofia alla base del nuovo polo artigianale di Treviglio, inaugurato sabato mattina nell’ambito del Pip 2 e dedicato alla figura del maestro d’arte Attilio Mozzi, che ha formato generazioni di mobilieri ed è stato sindaco della città dal ’46 al ’66, per ben cinque tornate amministrative. Presente alla cerimonia di intitolazione e allo scoprimento della lapide anche il figlio Edoardo, 85 anni. Il polo artigianale ha comportato un investimento di otto milioni di euro, nel cuore del Pip 2, a sud della ferrovia direttissima Milano-Venezia, in via Roggia Vignola, tra via Calvenzano e via Redipuglia. Riunisce 22 imprenditori in un’area di 12.000 metri quadrati: 7.000 metri quadrati sono destinati alle aziende che hanno a disposizione 11 locali, mentre 5.000 metri quadrati sono destinati alle strutture di servizio a favore degli imprenditori del consorzio; la superficie per i parcheggi interrati è di 8.000 metri quadrati. Il progettista è il geometra Massimo Ranghetti. «Entro la fine dell’anno – ha detto il presidente del Consorzio Pip 2, Antonio Carminati – gli imprenditori saliranno a 30. È già in cantiere infatti un nuovo capannone a disposizione di otto aziende. L’obiettivo è garantire un sistema di artigiani e imprenditori a servizio dei bisogni delle imprese. Abbiamo lavorato in squadra per garantire concrete opportunità agli imprenditori che hanno scelto di lavorare in ambienti più consoni alle loro aspirazioni». Alla presentazione c’erano, tra gli altri, l’assessore regionale Marco Pagnoncelli, il consigliere regionale Carlo Saffioti, il presidente dell’Associazione Artigiani Italo Calegari, il sindaco Giorgio Zordan e il presidente della Cassa Rurale di Treviglio, Gianfranco Bonacina, che ha fatto dono a Carminati di un piccolo melograno d’argento, simbolo della compattezza negli impegni produttivi. La benedizione è stata impartita dal prevosto monsignor Giovanni Buga.(20/03/2006)

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