Treviglio e Romano di Lombardia
Il futuro è senza capostazione
Capostazione addio in stazioni sempre più telecomandate a distanza e senza personale. Le Ferrovie stanno spendendo circa 700 milioni di euro per il potenziamento tecnologico della tratta Torino-Milano-Padova.
Spiega un sindacalista della Fit-Cisl: «Significa che la circolazione dei treni su una linea o su più linee verrà telecomandata da un unico posto centrale, Milano per fare un esempio. Così, non ci sarà più bisogno di capostazioni a livello locale per la circolazione. In stazioni come Romano e Treviglio resterà in servizio soltanto il personale delle biglietterie e dell’assistenza ai clienti, dipendente da Trenord».
Sono 23 complessivamente le stazioni e le ex stazioni ubicate nella Bergamasca. La differenza è sostanziale, prosegue il sindacalista: «Bisognerebbe parlare stazioni “presenziate” e di ex “impresenziate” da personale ferroviario in servizio. Il personale è stato tagliato e ridotto e così in Italia ci sono circa 1.900 ex stazioni ferroviarie che non sono più presidiate da nessuno. Per questo nel prossimo futuro anche stazioni come Treviglio e Romano sulla linea Milano-Venezia potranno essere “impresenziate” per quanto riguarda il personale che gestisce la circolazione dei treni». Personale oggi presente 24 su 24, mentre per il futuro, nell’arco di un paio di anni, si ipotizzano stazioni deserte in orari serali e notturni.
Bergamo è la Cenerentola della Lombardia per quanto riguarda le stazioni dismesse che tramite accordi potrebbero essere affidate in comodato ai Comuni che vi potrebbero collocare all’interno gruppi o associazioni. Magari soltanto in cambio di pulizie, manutenzione e sorveglianza.
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