Trenord, cambia il capo del personale
Ma la puntualità è scesa al 68%

Legambiente: «La ristrutturazione di Trenord sembra più un ritorno al passato che l’avvio del tanto desiderato rilancio, sempre atteso dai pendolari come un treno in ritardo»

«L’attuale percentuale di puntualità è stata del 68% ancora lontanissima da quanto stabilito dal contratto di servizio del 90%. Il rinnovo automatico della concessione senza gara da parte della Regione a Trenord comincia a sortire i primi negativi risultati» commenta Dario Balotta, responsabile trasporti regionale di Legambiente, commentando il cambio nell’assetto organizzativo di Trenord.

«Venerdì, in tarda serata, l’amministratore delegato di Trenord Cinzia Farisè, con un colpo di mano, ha silurato il direttore del personale dell’azienda con decorrenza immediata. Si tratta di Stefano Conti, alla guida del personale dalla nascita di Trenord. L’unico dirigente “tecnico” non in quota a nessuna cordata politico-aziendale. La decisione fulminea avrebbe incrinato, secondo i rumors aziendali, i rapporti tra i due soci paritari Fnm e Fs, che prevedono la partecipazione di entrambi i partners nella determinazione delle più importanti cariche aziendali» prosegue Balotta.

«La tensione tra i due partner potrebbe avere ancora delle conseguenze sulla pessima gestione aziendale. Conti era noto nell’azienda come promotore della inchiesta sugli straordinari, pagati e non effettuati di un anno fa, per un valore di 30 milioni di euro. Inchiesta non ancora conclusa. Con questa decisione, l’assetto manageriale della seconda azienda di trasporto ferroviario nazionale torna saldamente nelle mani di regione Lombardia, nominando un ex dirigente di Lenord Cinzia Farisè diventata ad con il ritorno anche di Giorgio Spadi ex LeNord ora sostituto di Conti» conclude Balotta.

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