Treni, è ancora emergenza
Due controllori aggrediti a Milano

Ennesimo episodio di violenza nei confronti del personale delle Ferrovie a Milano Centrale.

Due addetti di protezione aziendale sono stati aggrediti nel pomeriggio di lunedì 6 luglio, nella stazione di Milano Centrale, da una persona di nazionalità straniera. L’episodio è accaduto intorno alle 15, quando gli addetti di protezione aziendale stavano effettuando dei normali controlli all’interno della stazione. Il personale ha notato la presenza sul treno Eurocity 158 Milano-Lucerna di tre persone sospette che, dopo il controllo, sono risultate sprovviste del titolo di viaggio. Alla richiesta di scendere dal treno, uno dei tre ha aggredito i due addetti con calci e pugni ed è scappato verso l’uscita della stazione.

Durante la fuga ha aggredito anche una viaggiatrice che ha riportato contusioni a una gamba ed è stata trasportata all’ospedale Fatebenefratelli. L’uomo è stato poi fermato e arrestato dagli agenti della Polfer che nel frattempo erano stati allertati. Gli addetti di protezione aziendale sono stati accompagnati in ospedale per controlli. Hanno sporto denuncia per i fatti accaduti. Appena appresa la notizia, i vertici del Gruppo FS Italiane hanno espresso la loro sincera solidarietà ai colleghi e alla viaggiatrice aggrediti.

«Purtroppo non passa giorno che non si verifichi un’aggressione sui treni e sui servizi di trasporto pubblico lombardi. Stavolta toccato al personale delle Ferrovie dello Stato, aggredito dal solito straniero senza biglietto. E vanno ringraziati gli agenti della Polfer che hanno operato il fermo. C’è da augurarsi che l’aggressore arrestato non venga immediatamente rimesso in libertà come accaduto l’altro giorno all’egiziano che ha pestato i controllori Atm» commenta l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Sorte. «La nostra solidarietà - continua l’assessore - va naturalmente ai lavoratori delle Ferrovie, per lo spirito di abnegazione. La sicurezza sui treni lombardi e nelle stazioni è una emergenza. Lo sanno bene i lavoratori, che pagano un prezzo sempre più alto. La Regione Lombardia sta facendo di tutto per presidiare treni e stazioni, da settembre ci saranno altri 150 uomini per controllare il territorio, i nuovi treni hanno dispositivi sofisticati per contrastare balordi e delinquenti. E, nonostante i sacrifici della Polfer chi risulta insensibile è lo Stato, che non si vuole accorgere degli effetti pericolosi di questa emergenza. Il nostro invito resta tale: Governo sveglia, prima che sia troppo tardi».

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