Tremila in piazza per il 1° Maggio
Ragazzi contestano con la musica

Sono circa 3 mila le persone che sono scese in piazza a Bergamo per festeggiare il Primo Maggio. La manifestazione, organizzata da Cgil, Cisl e Uil orobiche, ha preso il via da piazzale Marconi e il corteo, che ha visto in testa i segretari generali provinciali dei tre sindacati, rispettivamente Luigi Bresciani, Ferdinando Piccinini e Marco Cicerone, ha percorso viale Papa Giovanni XXIII per attraversare le vie del centro città e approdare in piazza Vittorio Veneto.

Proprio nella piazza si è tenuto il comizio in cui hanno preso la parola Bresciani, che ha parlato a nome di Cgil, Cisl e Uil, Renzo Bellini, segretario confederale nazionale della Cisl e Daniela Zanchi, delegata Uil della Mvb-Manifattura Valle Brembana di Zogno. «Precari e immigrati stanno pagando doppio questa crisi e il compito del sindacato, in un momento così difficile, è stare vicino a chi soffre di più», ha detto Bresciani. Sottolineando il fatto che sul nostro territorio la crisi si sente maggiormente, perché la Bergamasca è una delle realtà più industrializzate della Lombardia.

E allora che fare per garantire certezze e sicurezza ai lavoratori? Secondo il segretario generale della Cgil è necessario «estendere gli ammortizzatori sociali anche a chi non ne beneficia e fare il possibile per tenere i lavoratori nelle aziende». E per quanto riguarda il supporto agli imprenditori, Bresciani non ha dubbi: «Le banche devono aiutare le imprese». Perché nelle aziende lavorano «mariti e mogli, padri e madri», come ha ricordato Daniela Zanchi, delegata Uil della Mvb-Manifattura Valle Brembana di Zogno. «Pensavo che lavorare volesse dire avere dei doveri ma anche dei diritti», ha continuato Zanchi, che ha illustrato la situazione dell'azienda in cui lavora, dove si è ricorsi al contratto di solidarietà «che tradotto significa che lavoriamo una settimana sì e una no».

A chiudere la manifestazione è stato Renzo Bellini, segretario confederale nazionale della Cisl, che ha evidenziato come «il Primo Maggio porti con sé una carica rivendicativa». Proprio durante il suo intervento un gruppo di ragazzi a bordo di un camioncino parcheggiato a pochi passi dal palco ha alzato il volume della musica, fatto che ha richiamato l'attenzione delle forze dell'ordine. Il questore ha dichiarato che «non è corretto impedire alle persone di parlare» e che «trarremo le nostre conclusioni ragionando su ciò che è successo». Dal canto loro i ragazzi hanno detto che si è trattato di un modo di contestare chi stava parlando.

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