Tre trapianti in ventidue ore
Ai Riuniti interventi da guiness

Trapianti, martedì 18 ottobre è stata una giornata da record: 28 in un giorno, con gli organi di nove donatori e 17 ospedali di tutta Italia coinvolti.
E i Riuniti di Bergamo hanno partecipato a questo «guinness» mettendo in campo 43 operatori.

Trapianti, martedì 18 ottobre è stata una giornata da record: 28 in un giorno, con gli organi di nove donatori e 17 ospedali di tutta Italia coinvolti.
E i Riuniti di Bergamo hanno partecipato a questo «guinness» mettendo in campo 43 operatori tra medici, infermieri e tecnici, dalle 15 del 18 ottobre alle 12 del 19 permettendo in 22 ore di effettuare un trapianto di polmone, uno di fegato, uno di cuore, e un'emergenza cardiochirurgica.

Ai Riuniti l'eccezionale «task force» di 43 operatori sanitari (dai chirurghi in équipe di prelievo di trapianto agli anestesisti, dai tecnici perfusionisti agli infermieri di sala e coordinatori di trapianto, oltre a tutti i tecnici coinvolti nella complessa macchina dei trapianti), ha permesso di salvare la vita a quattro persone.

Alle 15 del 18 ottobre la «macchina da guerra» dei Riuniti si è messa in moto per prelevare i polmoni da un donatore a Varese ed effettuare poi il trapianto su un uomo di 49 anni: l'intervento è cominciato alle 20,30 e si è concluso dopo 12 ore di impegno. Poco più tardi, alle 23 di martedì, una équipe di prelievo ha operato al Niguarda di Milano: c'era un donatore di fegato. È stato effettuato uno «split» e poi, dalle 4 di notte ai Riuniti una ragazza di 16 anni, già trapiantata in precedenza, ha ricevuto l'organo nuovo. In questo caso 9 le ore di impegno per gli operatori sanitari. Non c'è stato quasi stacco tra questo intervento e il successivo trapianto di cuore: l'organo è stato prelevato da una équipe all'ospedale di Brescia e quindi trapiantato con un intervento cominciato alle 7 del mattino del 19 ottobre su un uomo di 52 anni. E proprio nel corso di uno dei trapianti, un cardiochirurgo impegnato in sala operatoria è stato sostituito da un collega per poter intervenire nell'emergenza cardiochirurgica: una donna di 79 anni aveva una dissecazione aortica e rischiava di morire nel giro di pochi minuti.

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