Cronaca
Domenica 09 Novembre 2003
Travolto ad Albino, barista muore 3 giorni dopo: donati gli organi
Non ce l’ha fatta Giuseppe Bacis, il barista di Albino rimasto vittima di un investimento avvenuto alla mezzanotte di sabato in viale Libertà, nei pressi del semaforo davanti al palazzo municipale. L’uomo, che aveva 54 anni, ha cessato di vivere ieri mattina agli Ospedali Riuniti di Bergamo, a tre giorni dall’incidente, quando sono state staccate le apparecchiature che lo tenevano in vita artificialmente. Giuseppe Bacis era celibe e i familiari hanno autorizzato l’espianto degli organi. I medici si sono subito attivati per poter esaudire il desiderio dei parenti del barista: sono stati prelevati il cuore (portato a Pavia), il fegato e i reni.
L’uomo viveva a Desenzano di Albino in via Maniscalco 16. Al momento dell’incidente stava rientrando a casa al termine della giornata di lavoro. Aveva appena chiuso il «Bar Ravasio» che gestiva da molti anni quando, nell’attraversare l’incrocio al vicino semaforo che a quell’ora era lampeggiante, è stato travolto da una Smart. A bordo dell’auto c’erano due giovani di Albino, rispettivamente di 20 e 22 anni. Giuseppe Bacis dopo l’urto è finito a terra. Le sue condizioni sono apparse subito gravi per via del trauma cranico riportato nella caduta. Trasportato agli Ospedali Riuniti di Bergamo in prognosi riservata, è stato sottoposto subito a un intervento chirurgico che sembrava aver acceso una tenue speranza di poterlo strappare alla morte. Una speranza venuta meno ieri mattina, quando è sopraggiunta la morte cerebrale.
Giuseppe Bacis ad Albino era conosciuto come «Beppe» e dal 1981 gestiva il «Bar Ravasio», che si trova nella centralissima piazza Libertà, di fronte al palazzo municipale. L’esercizio pubblico era stato avviato dal cognato di Bacis, Claudio Ravasio, morto anche lui tragicamente a Bergamo: aveva 58 anni e nel marzo 2001 perse il controllo della sua auto lungo l’asse interurbano, a Longuelo, e rimase intrappolato tra le fiamme.
I familiari di Giuseppe Bacis sperano di avere in giornata l’autorizzazione al trasferimento della salma ad Albino, dove verrà allestita la camera ardente, anche per poter fissare la data per i funerali.
(12/11/2003)
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