Cronaca
Domenica 09 Marzo 2014
Lecco, 3 bimbe uccise a coltellate
La madre confessa: «Sono stata io»
Tragedia domenica mattina all’alba in un’abitazione di corso Bergamo a Lecco, al confine con Vercurago e a due passi da Calolziocorte: tre bambine di origini albanesi, di 3, 10 e 13 anni di età, sono state trovate uccise a coltellate. La madre, interrogata, ha confessato l’assassinio.
Tragedia domenica mattina 9 marzo, all’alba, in un’abitazione di corso Bergamo a Lecco, quartiere Chiuso al confine con Vercurago e a due passi da Calolziocorte: tre bambine di origini albanesi, di 3, 10 e 13 anni di età, sono state trovate uccise a coltellate. La loro madre, Edlira Dobrushi, 37 anni, è stata trovata ferita e in stato confusionale.
Sospettata di avere ucciso le figlie, la donna è stata fermata dai carabinieri di Lecco: la confessione è avvenuta intorno alle 13.
La donna ha ucciso le figlie utilizzando due coltelli e poi ne ha rivolto uno verso se stessa tentando il suicidio. La madre, che è stata arrestata, si è così ferita in modo non grave ai polsi e agli avambracci.
Sul posto della tragedia, i carabinieri del Comando provinciale di Lecco. Si tratta dunque di un omicidio plurimo a cui ha fatto seguito un tentativo di suicidio. I carabinieri stanno rintracciando anche il padre, separato dalla moglie e che non abita con la famiglia. Un parente che abita nelle immediate vicinanze dell’abitazione è stato portato in caserma per essere sentito dai carabinieri.
Secondo la prima ricostruzione della tragedia, due bambine sono state colpite nel sonno, la terza, probabilmente la più grande, ha cercato inutilmente di difendersi dalle coltellate della madre. L’allarme ai carabinieri di Lecco è giunto pochi minuti prima delle 6,30 quando il 118 ha avvisato i militari di avere soccorso una donna in una palazzina in evidente stato confusionale e completamente imbrattata di sangue. A chiamare i soccorritori è stato un vicino di casa che ha sentito delle grida ma ha pensato a un litigio. È stata poi l’assassina a suonare alla sua porta.
Quando i carabinieri sono arrivati sul posto hanno trovato una scena sconvolgente, con i tre corpi della bambine ricomposti sul letto nella camera matrimoniale, ma con tutta probabilità colpiti altrove. Di certo ha usato due coltelli, che sono stati trovati nel piccolo appartamento, di circa 60 metri quadrati, composto dalla camera matrimoniale, da una stanza dei bambini con due letti a castello e da un soggiorno. Alla fine la madre ha tentato di tagliarsi le vene procurandosi però solo delle profonde ferite agli avambracci e, grondante sangue è uscita sul pianerottolo ha suonato al vicino ed è stata trovata delirante nell’androne dai carabinieri corsi sul posto.
La famiglia non era in carico ai servizi sociali del Comune di Lecco: «Mi risulta che fosse in corso la separazione fra moglie e marito - spiega il sindaco Virginio Brivio -. Si è trattato di logiche familiari saltate» aggiunge ricordando che Chiuso, il quartiere alla periferia sud dove è avvenuta la tragedia, «è tranquillo, non in degrado, con tante attività e un buon livello di integrazione degli immigrati».
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