Cronaca
Sabato 25 Marzo 2017
Torna l’ora legale, i consigli dei pediatri
Rischio insonnia e sonnolenza di giorno
Sport e ore passate a giocare all’aria aperta sono l’antidoto ai problemi di sonno che minacciano i piccoli italiani. Con l’arrivo dell’ora legale, infatti, molti genitori italiani dovranno fare i conti non solo con un’ora di sonno in meno, ma anche con malumore e irritabilità di circa 230 mila bambini italiani sotto i 10 anni.
«Colpa delle lancette dell’orologio, che nella notte tra sabato e domenica andranno spostate in avanti: il 25 marzo scatta infatti l’ora legale, che resterà in vigore per 7 mesi. Un cambiamento che, come ogni anno, rischia di turbare il riposo soprattutto dei più piccini. E che potrebbe essere contrastato sfruttando il potere del sole e dell’attività fisica» -, spiega all’AdnKronos Salute il pediatra Italo Farnetani, ordinario alla Libera Università Ludes di Malta. Infatti per i bimbi, “abitudinari come nessuno”, il nuovo orario “avrà l’effetto di un viaggio da Milano a Londra, con i disturbi legati al jet lag. L’orologio biologico dei più piccoli è quello che compensa peggio. Un inutile stress che però - garantisce l’esperto - si assorbirà in circa una settimana. Ma in realtà tutto questo si potrebbe facilmente evitare adottando finalmente l’ora legale per tutto l’anno. In questo modo - ribadisce il pediatra, da anni sostenitore dell’ora legale ’fissa’ - avremmo un’ora di luce in più nelle giornate invernali, preziosa in particolare per i bambini che potrebbero trascorrere un po’ più di tempo all’aperto».
Il problema vero arriverà domenica sera, al momento della nanna. Meglio “sfruttare il bel tempo per portare i piccoli all’aria aperta - consiglia Farnetani - Fuori, infatti, fanno esercizio fisico, si distraggono, si stancano. Il sole è un elisir per l’umore e la sintesi della vitamina D. E dopo tante corse e movimento il sonno arriva più facilmente”. In caso di brutto tempo si può programmare un pomeriggio in casa con gli amici: il gioco in gruppo avrà lo stesso effetto.
“I nuovi orari - prosegue il medico - espongono i piccoli, ma anche un 3% di adulti, al rischio di insonnia notturna e sonnolenza di giorno”. Contro l’effetto ora legale l’errore più diffuso fra le mamme e i papà è “ancora quello di far finta di niente, mandando i bimbi a letto come al solito”. Secondo l’esperto, invece, il segreto per fronteggiare al meglio insonnia e disturbi da jet lag è quello di preparare il piccolo per gradi, armati di una sorta di tabella di recupero. “Il bimbo deve riadattare il suo ritmo circadiano al nuovo orario - avverte l’esperto - altrimenti faticherà ad addormentarsi e si sveglierà sempre un’ora prima rispetto al resto della famiglia”. Cosi’, se un bambino è abituato ad andare a letto alle 21, “è sbagliatissimo metterlo a dormire all’improvviso alle 20 per via dell’ora legale “, assicura Farnetani.
“L’orologio biologico - precisa - finirà per essere ulteriormente sfasato, perché ci sarà troppa luce e mancheranno le condizioni che il bambino solitamente associa all’ora di andare a nanna”. Il trucco, invece, consiste nel mandare il piccolo a letto un’ora dopo rispetto alla cifra segnata dall’orologio. “Domenica - puntualizza Farnetani, tracciando la tabella di marcia per recuperare il sonno perduto - lo manderemo a dormire alle 22. Ma a partire dal giorno dopo e per 3 sere successive, scaleremo di volta in volta 20 minuti dall’orario in cui il piccolo va a letto”. Così mercoledì tornerà a riaddormentarsi alle 21 “come se nulla fosse accaduto”, conclude il pediatra.
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