Cronaca
Giovedì 25 Agosto 2016
Terremoto: 247 morti, molti bambini
Ma il bilancio è destinato ad aumentare
Sono 247 i morti accertati - bilancio alla mezzanotte di ieri - del sisma di magnitudo 6 che alle 3,36 della scorsa notte ha scosso il centro Italia, devastando una serie di centri tra Lazio, Umbria e Marche. Nel reatino hanno perso la vita 106 persone, nell’ascolano 53.
Il bilancio, diffuso a tarda sera dal dipartimento della Protezione Civile, aggiorna il dato delle 120 vittime fornito dal premier Matteo Renzi, che nel pomeriggio è accorso a Rieti. Lo stesso presidente del consiglio ha spiegato che 368 feriti sono stati portati via da Amatrice e Accumoli con elicotteri ed eliambulanze.
La prima violentissima scossa nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 giugno ha colpito Amatrice, Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno); una seconda di magnitudo 5.4 è stata registrata alle 4,33 con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata). Le scosse sono state avvertite anche a molti chilometri di distanza, fino a Roma e Napoli. La terra intanto continua a tremare: un’altra violenta scossa, di magnitudo 4.9, è stata avvertita nel primo pomeriggio scatenando il panico. Violente scosse di terremoto sono state registrate anche stasera in alcune località delle Marche.
Una devastazione «peggiore di quella dell’Aquila, mai vista una cosa così», è stata la reazione dei soccorritori. Imprecisato il numero dei dispersi. Tra le vittime ci sono molti bambini. Il numero delle vittime «è possibile che cresca», ha avvertito il premier Matteo Renzi. Sono 1500 gli sfollati solo nelle Marche. Fra gli altri, non ce l’hanno fatta un piccolo di 4 anni di Amatrice, deceduto in ospedale ed una bimba di 18 mesi sorpresa mentre dormiva, nella casa delle vacanze in cui si trovava con i genitori ad Arquata del Tronto. La mamma, originaria dell’Aquila, era scampata nel 2009 al sisma ed aveva deciso di trasferirsi ad Ascoli dopo quella terribile esperienza.
Ad Amatrice si soffre anche per la tragedia di due gemelli di 7 anni, Simone e Andrea Serafini, entrambi morti. Si sono salvati invece, ad Arquata del Tronto, due fratellini di 4 e 6 anni che la nonna ha nascosto sotto il letto; il nonno è morto. Ad Amatrice in un silenzio quasi assoluto proseguono da ore le ricerche di un bambino di 11 anni rimasto sotto le macerie della sua casa e che è stato sentito più volte chiedere aiuto. A Pescara del Tronto, invece, i soccorritori sono riusciti a salvare Giorgia, 10 anni, rimasta per 16 ore sotto le macerie della sua casa.
Sempre ad Amatrice è crollato lo storico Hotel Roma, nel centro storico della cittadina reatina, che ospitava 70 persone, finora le salme rinvenute sono due. È stato fortunatamente estratto vivo, ad Accumoli, nel reatino, un 43enne romano rimasto per molte ore incastrato con le gambe e parte del corpo tra le macerie.
Renzi, è arrivato nel pomeriggio nei luoghi colpiti, «non lasceremo nessuno da solo», ha detto, annunciando lo stato di emergenza e provvedimenti già da giovedì 25 in Consiglio dei ministri e ringraziando chi da stanotte «scava a mani nude: il lavoro continua, la priorità è scavare. Sono state scritte pagine di solidarietà e commoventi».
La macchina delle operazioni si è mossa da tutta Italia, c’è stata qualche polemica iniziale sul ritardo nei soccorsi, poi rientrata. Sono 700 i vigili del fuoco al lavoro nell’area del cratere. I vigili del fuoco del comando provinciale di via Codussi sono stati fra i primi a partire per il centro Italia. A gestire le operazioni, da Bergamo, il capo reparto Domenico Remonti: «Sono stati inviati dal nostro comando 22 unità e una decina di mezzi: alle 14,52 hanno varcato l’ingresso del centro storico di Amatrice». Destinazione: l’hotel Roma. L’edificio forse più noto del borgo reatino e tra i più gravemente colpiti.
Timori per il patrimonio culturale nelle zone più colpite. Piccole crepe si sono aperte nella struttura esterna del Duomo di Urbino, che è stato transennato. Crolli nel monastero di Santa Chiara a Camerino e, ad Amatrice, nella basilica di San Francesco e la chiesa di Sant’Agostino. Il ministero dei beni culturali ha allertato le sue unità di crisi. A Roma sottoposto a verifiche il Colosseo, ma nessun danno.
«Qui non c’è più niente. Solo macerie. È impressionante. Sembra un bombardamento», ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, giunta a Pescara del Tronto, frazione di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno. Il Pontefice ha rimandato la sua catechesi del mercoledì, per recitare con i fedeli, in via del tutto eccezionale, una parte del Rosario. A Roma è rientrato dalla Sicilia il presidente Mattarella, a lui in una telefonata il presidente Usa Obama ha offerto «aiuto e assistenza». Stessa offerta anche da parte del Segretario di Stato Kerry al ministro degli Esteri Gentiloni. Oggi e domani bandiere a mezz’asta in segno di lutto sugli edifici pubblici.
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