Terno d’Isola, scoperto laboratorio con 6 clandestini

Una trentasettenne cinese, con residenza a Borgosatollo (Brescia), è stata arrestata dai carabinieri di Calusco e Almenno San Salvatore con l’accusa di sfruttamento della manodopera clandestina, mentre altri 6 suoi connazionali sono stati espulsi. Dopo diversi appostamenti, è scattato il blitz dell’Arma che ha visto impiegati una dozzina di militari con diversi automezzi. Obiettivo dell’intervento un capannone industriale a Terno d’Isola che era stato notato sempre in attività in particolare in piena notte. Nelle vicinanze del capannone sono stati notati alcuni individui di origine asiatica.

Deciso l’intervento, i carabinieri hanno circondato l’immobile, ma hanno dovuto attendere almeno 20 minuti prima che gli occupanti, tre cinesi, aprissero le porte. All’interno, vicino ai bancali di lavoro, erano state ricavate piccole stanze nelle quali sono stato contati almeno 12 materassi. Soltanto dopo lunghe ricerche, in una di queste stanzine costruita con pannelli in legno appoggiati ad una costruzione in muratura, in un angolino è stata notata, con non poche difficoltà, una botola, occultata da un giaciglio e da cartoni, di appena 40 cm di larghezza e 70 di altezza, che portava ad un doppio fondo tra il muro ed i pannelli dal quale, in uno spazio angusto ed ammucchiati come sardine, sono usciti sei cinesi, tra cui una donna, costretti al lavoro per pochi spiccioli. Terminati gli accertamenti, la titolare della ditta è stata tratta in arresto per sfruttamento della manodopera clandestina mentre per i sei cinesi sono state avviate le procedure per l’espulsione. L’intero capannone, in cui si confezionavano sorprese per le uova pasquali, è stato sequestrato, con l’intera merce, per un valore stimato di circa 70.000 Euro.(16/02/2007)

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