Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 07 Febbraio 2014
«Teem», Maroni sollecita Saccomanni
Senza decreto si rischia lo stop dei lavori
Senza la firma «entro un paio di giorni» di un decreto da parte del ministro dell’Economia «che stanzia 70 milioni, che ci sono già, per finanziare l’avanzamento dei lavori, i cantieri della Teem rischiano di chiudere».
Senza la firma «entro un paio di giorni» di un decreto da parte del ministro dell’Economia «che stanzia 70 milioni, che ci sono già, per finanziare l’avanzamento dei lavori, i cantieri della Teem rischiano di chiudere».
Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, parlando del finanziamento della Tangenziale esterna est di Milano, per la quale è stato già fatto il closing finanziario. Durante una conferenza stampa sulla promozione dell’Expo 2015, Maroni ha riferito di aver «chiamato stamattina il ministro Saccomanni» per sollecitarlo.
«Questa mattina ho dovuto chiamare personalmente il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, perché stiamo ancora aspettando una firma su un decreto che stanzia 70 milioni di euro, per finanziare l’avanzamento dei lavori della Tangenziale esterna Est Milano. Sono risorse che ci sono già, manca solo una firma per sbloccarle. L’esponente del Governo mi ha detto che si sta interessando, ma, se questo atto non arriva entro un paio di giorni, c’è il rischio che i cantieri chiudano». L’allarme lo ha lanciato questa mattina il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, parlando a margine della presentazione del «Lombardia Expo Tour».
«Come Regione - ha ricordato il presidente - abbiamo fatto il closing finanziario prima di Natale, proprio perché volevamo essere certi che questi fondi arrivassero entro i tempi giusti. L’impegno del Governo era di firmare il decreto entro il 31 gennaio per renderlo operativo, ma, a oggi, non mi risulta sia ancora stato fatto». «Se non si sblocca la situazione entro un paio di giorni - ha ribadito - il rischio è che i cantieri Teem chiudano. Non per colpa delle società o della Regione, ma per colpa della burocrazia romana».
«Bene ha fatto Roberto Maroni a ventilare, attraverso il grido d’allarme odierno, il rischio che i cantieri di Tangenziale Est Esterna di Milano possano subire una chiusura a causa del ritardo accumulato dal ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni nel controfirmare il decreto, siglato quasi un mese fa dal collega alle Infrastrutture Maurizio Lupi, che sblocca l’erogazione dei primi 70 milioni (330 milioni in totale) di contributo pubblico messi a disposizione dallo Stato per la realizzazione dell’infrastruttura (2,2 miliardi l’investimento complessivo)» ha argomentato, nel pomeriggio, il consigliere d’amministrazione di Tangenziale Esterna Spa con delega alle Relazioni istituzionali Stefano Maullu commentando le dichiarazioni rilasciate, in mattinata, dal presidente della Regione Lombardia .
«La burocrazia romana non deve, infatti, stoppare quel volano di occupazione attivato dalla costruzione di Teem che la Concessionaria, resa finanziariamente più solida dall’acquisizione del controllo da parte del Gruppo Gavio, non ha alcuna intenzione di rallentare. Teem non lascerà, del resto, a casa nessuno dei 1.600 lavoratori che, quotidianamente, lavorano nei cantieri e salderà con regolarità lo stato di avanzamento alle imprese e ai fornitori coinvolti. Confermo, inoltre, che l’Arco Teem entrerà in esercizio nel prossimo giugno e che l’intera tratta verrà aperta nella primavera del 2015 secondo il cronoprogramma stabilito».
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