Teatro Sì, una grande squadra
che vive nel cuore di Città Alta

La bella storia di una grande compagnia amatoriale di oratorio che coinvolge tutto il borgo storico di Bergamo nella preparazione dei suoi spettacoli: giovani, adulti, ragazzi, persone con disabilità, tutti insieme sul palco, con un’attenzione speciale alla solidarietà.

«Teatro Sì nasce circa ventisei anni fa come compagnia d’oratorio, destinata inizialmente a bambini e ragazzi. Vent’anni fa il gruppo ha cambiato direzione, produce musical e ha allargato la partecipazione anche a giovani e adulti». A parlare è la regista e capostipite di Teatri Sì, Irma Gervasoni, fiera della sua «creatura», un’affiatata compagnia che non ha fini di lucro, dove nessuno è retribuito né si paga una quota d’iscrizione per aderire.

Ma ciò che rende ancor più speciale Teatro Sì è che al gruppo appartengono anche sei persone con disabilità sia lievi sia importanti: «Fanno parte della compagnia a pieno titolo, contribuiscono concretamente alla buona riuscita dello spettacolo. In questo modo si perde la visione del diverso, non ci sono distinzioni. La convivenza continua con persone disabili ci regala affinità, c’è uno scambio emozionale e in questo modo loro si sentono in famiglia». Gli spettacoli della compagnia hanno riempito teatri importanti come il Donizetti, il Sociale e il Creberg, ma gli attori restano fedeli alla loro vocazione di spirito semplice, come afferma la regista: «Si sceglie sempre di mettere in scena una tipologia di storia che metta in primo piano valori di amicizia, libertà, appartenenza al gruppo, spunti di riflessione».

Senza dimenticare la solidarietà: proprio questa è la motivazione che ha spinto di recente Teatro Sì a compiere un lungo viaggio da Città Alta fino a Drobeta Turnu Severin, in Romania.

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