Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 09 Aprile 2014
Tariffa rifiuti, ancora scontro
«Sconto». «Si poteva fare di più»
Ancora un botta e risposta sulla Tari, la famigerata tasse sui rifiuti. Dopo quelli a mezzo stampa e in prima Commissione, anche in Consiglio comunale maggioranza e opposizione non se le sono mandate a dire.
Ancora un botta e risposta sulla Tari. Dopo quelli a mezzo stampa e in prima Commissione, anche in Consiglio comunale maggioranza e opposizione non se le sono mandate a dire.
Da una parte i consiglieri del centrodestra a sbandierare la riduzione della tariffa sui rifiuti nella sua nuova veste – tre per cento in media –, dall’altra i colleghi del centrosinistra a sollevare un’obiezione molto semplice: «Potevate fare di più».
Si parte dalle novità: «Innanzitutto – ha spiegato l’assessore al Bilancio Enrico Facoetti – vengono ripristinate le vecchie modalità di pagamento, tramite gli strumenti postali e bancari; in secondo luogo viene meno l’addizionale statale, ovvero i famosi 30 centesimi a metro quadro che erano stati previsti con la Tares». La riduzione? Di competenza del collega all’Ambiente Massimo Bandera: «Oltre a essere motivo di orgoglio – spiega – è il frutto di un lavoro proficuo e di una buona gestione legata, in particolare, ai risultati ottenuti sulla raccolta differenziata sopra ogni aspettativa e all’abbattimento dei costi di smaltimento grazie ad un accordo con la Provincia». Risultato: tariffa diminuita del 3 per cento in media con punte del 5 per cento per le famiglie, mentre per le attività economiche lo sconto sarà dell’1,5 per cento.
Cosa si poteva fare dunque di più? «Innanzitutto – afferma il capogruppo del Pd Sergio Gandi – vorrei sottolineare come il calo sul quinquennio si traduca in un lieve aumento dell’1,7 per cento. Le perplessità nascono soprattutto dal fatto che la diminuzione delle tariffe non è proporzionale al drastico calo della produzione di rifiuti che secondo l’osservatorio provinciale si è assestata tra il 7 e l’8 per cento. A fronte di questo calo registriamo, inoltre, aumenti dei costi per il servizio. In questo senso si sarebbe potuto fare meglio: lavorando proprio sul fronte della gestione e riducendo ulteriormente le tariffe».
Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 9 aprile
© RIPRODUZIONE RISERVATA