Sul Piano particolareggiato di Città Alta la Giunta Veneziani si gioca la faccia

Città Alta aspetta che arrivi finalmente al capolinea il piano particolareggiato che dovrebbe dettare le nuove regole in materia di recupero edilizio, prospettare un futuro di salvaguardia (sia pure all’insegna della modernità) e soprattutto spianare la strada ad adeguati interventi per nuovi parcheggi pubblici e privati, nell’ambito di una accessibilità rispettosa dei luoghi e dell’ambiente.

Città Alta aspetta, e soprattutto spera che l’amministrazione Veneziani realizzi uno dei punti chiave del suo programma elettorale.

«Siamo ancora in tempo ad adottare il piano - dice l’assessore all’Urbanistica Luigi Nappo - e questo mi pare sia l’intendimento anche del sindaco. Se dovessimo fallire, non faremmo certo una bella figura».

Eppure sembrava che dopo un impegnativo lavoro, sotto la guida dell’architetto Sergio Crotti, il piano fosse arrivato in dirittura d’arrivo. Ma sul più bello sono affiorati gli ostacoli, addirittura dall’interno della maggioranza: Forza Italia è d’accordo sull’impostazione data al Piano, An invece, ha storto il naso. Per dirla alla Oriano Ferrari (Zelig), Alleanza Nazionale lamenta che l’impostazione è poco impostata, che il linguaggio tecnico è troppo tecnico, e che, insomma, sarebbe tutto da rifare.

Sul linguaggio tecnico troppo ostico, Nappo taglia corto con una battuta: «Se il linguaggio dei tecnici è di così difficile comprensione, chiamiamo il leghista Daniele Belotti e glielo facciamo tradurre in bergamasco». A quanto pare, però, non sarebbe una questione di penna, ma di piccone ad aver scatenato lo scontro tra l’assessorato all’Urbanistica, favorevole al Piano, e l’assessorato all’Edilizia che ha invece sollevato dubbi.

La questione - al di là delle schermaglie politiche - sarebbe, appunto, sull’impostazione che il Piano ha sposato: basta con i «groviera» della legge Tognoli, si facciano pure interventi senza compromettere però il patrimonio storico di Città Alta.

«Dobbiamo decidere - aggiunge Nappo - se i parcheggi devono essere appannaggio solo dei ricchi, oppure no: in questo senso va la proposta del Piano nell’ipotizzare nuovi posti auto pubblici e privati in siti già individuati, a rischio archeologico nullo».

E, in attesa che i gruppo dei «saggi» messo in piedi dal sindaco si pronunci, il Piano particolareggiato è in discussione (polemica) in Terza Commissione, e attende il parere della Circoscrizione di Città Alta, che dovrebbe arrivare nel giro di 15 giorni. Si tratterà di vedere se anche questo Piano è destinato a diventare un «reperto archeologico», come è successo a quelli che l’hanno preceduto.

(10/03/2004)

Giorgio Francinetti

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