Si chiamano Mustafà e Mohammed, e in quanto a numeri superano i Luca, i Marco o i Giuseppe. Lingue e religioni diverse – e questa non è una novità – oggi si intrecciano e imparano a convivere fin dalla tenera età. Ma, dati alla mano, quello che colpisce è il notevole incremento degli alunni stranieri nelle scuole della provincia. Il fenomeno ha dello straordinario quando, come nel caso della scuola dell’infanzia di via Rodari a Verdellino, gli extracomunitari superano gli iscritti di nazionalità italiana. La materna, che fa capo a Verdellino, di fatto ha sede nell’area di Zingonia: è l’unica, perché gli altri tre Comuni in cui ricade il territorio di Zingonia non hanno scuole lì «decentrate».I bambini dai tre ai cinque anni, iscritti alla scuola dell’infanzia comunale di Verdellino-Zingonia, rappresentano il 52% delle presenze. In prevalenza sono pachistani, senegalesi e marocchini, con un crescita negli ultimi anni di alunni di origine indiana. Dai dati forniti nel corso dell’ultima seduta consiliare di Verdellino da Franca Bergamaschi, assessore alla Pubblica istruzione, risulta che su 102 bambini iscritti alla materna di via Rodari per l’anno 2006/2007, 53 sono di nazionalità straniera. Si è dunque passati dalle 23 iscrizioni del 2003 alle 53 attuali, con un aumento di 12 iscritti rispetto allo scorso anno. E mentre il numero delle iscrizioni aumenta, la percentuale di bambini che usufruisce del servizio mensa diminuisce di anno in anno: si passa dal 77% dell’anno scolastico 2001/2002, al 57% attuale. Questo può essere giustificato dal fatto che, per abitudini alimentari differenti o per questioni economiche, la maggioranza delle famiglie extracomunitarie sceglie di non usufruire di tale servizio.E il parroco di Zingonia, don Ugo Zamboni, sottolinea: «Non siamo il Bronx, qui c’è integrazione. All’oratorio gli animatori che fanno giocare i bambini sono italiani, ma anche togolesi, pachistani, senegalesi».(10/09/2006)
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