Sub sentinelle nel fiume Adda
Scatta la multa a chi si tuffa
Quando i sommozzatori volontari di Treviglio troveranno qualcuno a Fara o a Cassano intento a fare il bagno dove vige il divieto di balneazione, chiederanno l’intervento degli agenti dei rispettivi corpi di polizia locale che procederanno a multarlo.
Quando i sommozzatori volontari di Treviglio troveranno qualcuno a Fara o a Cassano intento a fare il bagno dove vige il divieto di balneazione, chiederanno l’intervento degli agenti dei rispettivi corpi di polizia locale che procederanno a multarlo.
È semplice, ma si annuncia allo stesso tempo efficace il modo di agire concordato ieri al secondo tavolo tecnico convocato a Fara per decidere come affrontare la problematica degli annegamenti nel fiume Adda e nel canale Muzza.
Una problematica da domenica scorsa salita ancora una volta tragicamente agli onori della cronaca dopo l’annegamento a Fara, nell’Adda, di Maziarka Adrian Karol, polacco di 24 anni che abitava a Caravaggio; e dopo la scomparsa giovedì, a Cassano, nelle acque del canale Muzza, di Rachid Harkati, 34 anni, marocchino che abitava da poco a Milano (dopo aver vissuto per anni a Treviglio).
Le ricerche del corpo del trentaquattrenne sono continuate ieri per tutto il pomeriggio, purtroppo ancora senza risultato. Al tavolo convocato a Fara erano presenti i sindaci di Cassano e Fara Roberto Maviglia e Armando Pecis, e i rappresentanti dei rispettivi corpi di polizia locale che, a breve, stipuleranno un protocollo di intesa per decidere i reciproci turni del servizio anti annegamenti che si volgerà il sabato e la domenica.
Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 14 giugno 2014
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