Suardo, seconda sezione musicale
«C’è la solidarietà del territorio»

Per la seconda sezione al liceo musicale al Secco Suardo, dove ci sono 52 idonei e solo 25 posti, i genitori cominciano a raccogliere la solidarietà del territorio. Jacopo Scandella, consigliere regionale del Pd e componente della VII Commissione Istruzione del Consiglio regionale ha inviato una lettera al direttore dell’Ufficio scolastico regionale De Sanctis perché «ripensi la sua decisione» afferma in un comunicato il consigliere «e ho già parlato con l’assessore regionale Aprea affinché intervenga per trovare una soluzione per questi 27 ragazzi, capaci e meritevoli costretti a rimanere senza il loro sbocco formativo ideale. Viene così meno la possibilità per questi studenti e le loro famiglie di esercitare il diritto al percorso formativo prescelto».

Scandella ha intenzione di coinvolgere nell’iniziativa a sostegno delle famiglie anche i consiglieri provinciali e i parlamentari del Pd. Il consigliere provinciale Vittorio Milesi ha chiesto ai genitori tutta la documentazione sulla vicenda: «Sicuramente farò un’interpellanza perché la Provincia vada a fondo della questione e assuma un ruolo propositivo, Bergamo ha una forte tradizione musicale e i numeri lo dimostrano».

Dalla Camera Elena Carnevali, Pd, assicura che «non solo mi farò carico di approfondire, ma verificherò con il ministro la possibilità di avere l’organico necessario alla seconda sezione. Credo che il numero, sempre crescente in questi anni, di idonei debba essere tenuto presente, soprattutto se una deroga è stata concessa dove, con un bacino potenziale d’utenza molto più ampio come è la provincia di Milano, gli idonei sono molti meno dei ragazzi bergamaschi. La cultura è un valore importante per le persone ma anche per lo sviluppo di un territorio e la musica ne è sicuramente parte significativa».

La delusione per la sezione ancora unica è quest’anno più forte perché nei mesi scorsi la meta era sembrata molto vicina. Poi la doccia fredda della circolare Miur che blocca le sezioni a quelle già in funzione nel 2013, poi la scoperta che a Milano il liceo Tenca aveva raddoppiato.

Per saperne di più leggi L’Eco di Bergamo del 26 marzo