L’Istat ha reso note le cifre aggiornate sulle presenze stranieri in Italia (non solo i cittadini extracomunitari provenienti da Paesi in via di sviluppo, ma tutti i non italiani). Un quarto degli stranieri che risiede nel nostro Paese vive in Lombardia. A Bergamo (città e provincia) la percentuale di stranieri è a 7,5: l’intero territorio orobico è al terzo posto regionale per numero di stranieri residenti (esclusi irregolari e senza permesso) con 78.165 unità, 43.744 uomini e 34.421 donne (+ 9,6% rispetto all’anno precedente), subito dopo Milano (317.536) e Brescia (120.845).In totale, in Italia secondo l’Istat all’1 gennaio 2007 erano presenti 2.938.922 stranieri (1.473.973 uomini e 1.465.849 donne) con un incremento del 10,1% rispetto all’anno precedente. In totale la popolazione residente in Italia è arrivata in un anno da 58.751.711 a 59.131.287 unità: l’incidenza percentuale degli stranieri è a quota 5. Ma la presenza percentuale degli stranieri sale fino al 7,6 in Lombardia, dove si concentra un quarto dei cittadini stranieri in Italia: all’1 gennaio 2007 si era a 728.647 unità (382.514 uomini e 346.133 donne). Aumenta la popolazione straniera e cambia anche la «geografia» dei Paesi di provenienza. Albanesi e marocchini livello nazionale rappresentano le prime comunità straniere, ma sono in realtà i «nuovi europei» a far segnalare presenze in crescita, negli anni scorsi era più forte la presenza africana. Ora, secondo l’Istat, la comunità del Centro-Est Europa rappresenta da sola il 39% della popopolazione straniera in Italia: la presenza rumena è cresciuta dal 2004 a oggi del 92,5% (da 178 mila a 342 mila) e quella bulgara del 73,8%, gli ucraini sono passati, in tre anni, da meno di 58 mila unità a 120 mila, i moldavi cresciuti del 126,4% per arrivare a 55 mila. E salgono anche gli orientali: i cinesi passano da 87 mila a 145 mila.(02/10/2007)
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