Stranieri, dal 2002 quasi raddoppiati Dal 2007 serve il visto per i boliviani

Gli stranieri nella Bergamasca sono aumentati dell’86%, dal 2003 al 2005. Al 31 dicembre 2005 risultano residenti nella nostra provincia (iscritti alle anagrafi dei 244 Comuni) 71.293 stranieri, pari al 6,9% dell’intera popolazione residente, un dato molto vicino alla media regionale del 7% ma ben superiore alla percentuale nazionale pari al 4,5%. I Paese più rappresentato è il Marocco (14.976 presenze) ma il maggior incremento viene da Ucraina (+991% rispetto al 2002), Ecuador (+330%), Macedonia (+ 302%) e Bolivia (+297%). E per i boliviani, dal 2007 dovrebbe servire il visto d’ingresso. I dati arrivano dal Rapporto Immigrazione 2006, a cura dell’Osservatorio Politiche Sociali della Provincia di Bergamo, presentato questa mattina nella sala consiliare della Provincia.L’incremento del numero di stranieri nel triennio 2003-2005 è stato pari all’86%, circa dieci punti sopra la media regionale. I maschi nella popolazione straniera sono quasi il 57%, mentre i minorenni rappresentano circa un quarto del totale. A Bergamo città l’incidenza degli stranieri è pari al 9%, un valore più alto del 30% del corrispondente valore provinciale. Tra le province lombarde, Bergamo è la quarta per presenza percentuale di stranieri residenti, superata, oltre che da Mantova, dalle province confinanti di Milano e Brescia. Tra i Paesi più rappresentati, dopo il Marocco vengono l’Albania (8.779 presenze), il Senegal (7.251), la Romania (5.396) e l’India (3.941). La Romania, con un aumento di quasi il 300%, ha superato l’India. In città si registra una massiccia presenza di boliviani, mentre a Grumello e in Valle Cavallina sono molto presenti gli indiani e nella Valle Seriana e in Valle di Scalve gli ex jugoslavi. Il Comune che ha fatto registrare il maggior aumento di stranieri dal 2002 è Romano di Lombardia (aumento del 108,9% e 6.822 stranieri), seguito dall’Isola (98,9% e 7.733 stranieri), Treviglio (98% e 7.268 stranieri) e Bergamo (96% e 11.797 stranieri). La popolazione degli stranieri risulta essere nettamente più giovane di quella dei residenti. In particolare, mentre la popolazione dei residenti registra un progressivo processo di invecchiamento, in quella degli stranieri gli anziani sono quasi del tutto assenti: gli ultrasessantacinquenni sono infatti quasi il 17% dei residenti, mentre non arrivano all’1,5% negli stranieri. L’età media è pari a 36 anni e la presenza dei figli aumenta. Secondo i dati riportati nell’Annuario statistico 2005 (Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità), la componente degli irregolari (privi di permesso di soggiorno) avrebbe raggiunto quota 12,6 mila unità, rispetto alle 5.000 del 2004. Il maggior numero di irregolari è rappresentato dai boliviani (irregolari 27 su 100) e dai senegalesi (23 su 100). Con 11-12 irregolari ogni 100, si trovano serbo-montenegrini, albanesi, indiani, egiziani e tunisini. I rumeni irregolari sono circa 15 ogni 100 e gli ucraini 17 ogni 100. La popolazione straniera regolare non residente sarebbe invece passata dalle 6.000 unità del 2004 alle 4,3 mila del 2005. Sommando regolari, irregolari e non residenti gli stranieri nella provincia di Bergamo sarebbero 86,8 mila. Un dato che colloca la Bergamasca al terzo posto in Lombardia sia per numero di presenza che per consistenza di immigrati privi di permesso di soggiorno.(12/12/2006)

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