Strade colabrodo, sale la protesta
La Provincia: nel 2015 si cambia rotta

Un lettore ci scrive: «Non se ne può più: è un dissesto generalizzato, strade diventate impercorribili e di una pericolosità inaudita». Il presidente Rossi risponde su Facebook: negli ultimi 4 anni zero euro per la manutenzione, ma nel bilancio 2015 le cose cambieranno.

«In moto sono assolutamente impraticabili a rischio della propria vita e in auto è un continuo zig-zag. Siamo al limite della denuncia per incuria o procurate lesioni colpose! Ma dove sono gli enti preposti alla manutenzione, i loro responsabili, che devono avere un nome e cognome. Ma come è possibile che asfalti nuovi si sfaldino alla prima pioggia. Ma chi li ha fatti ? E chi li ha controllati? Ma cosa si aspetta ad indagare?».

«Dire che mancano i soldi non è sufficiente e fuorviante: anche il nuovo si rovina immediatamente! Dobbiamo cominciare a dare nomi e cognomi e se questi enti o personaggi sono incapaci, vanno o eliminati o sostituiti. Lavoro in un’azienda privata e se non faccio il mio lavoro correttamente ne pago le conseguenze! E questi signori: se dovessimo vedere dai risultati del loro lavoro... ognuno ne tragga le conseguenze!»

«La manutenzione preventiva è azzerata: una volta c’erano stradini che si prendevano cura della rete viaria; oggi arrivano con un camioncino, buttano una badilata di asfalto in qualche modo lasciando alle auto il compito di compattarlo. Ma dov’è la professionalità! Ma neanche nel paese più sottosviluppato ci sono un simile pressapochismo e approssimazione».

«Non lontano da noi, in Francia, si vedono tutte le strade trattate con catrame per evitare che l’acqua penetri nelle screpolature che si creano; qui da noi niente, con il risultato che le strade si distruggono. Sfortunatamente ci sono tanti cassa integrati: cosa si aspetta ad utilizzarli per questi lavori, magari arrotondando la misera cassa integrazione? Farebbero un servizio alla collettività, avrebbero qualche soldo in più, che nella loro condizione non guasta, e avrebbero un lavoro, che dà dignità».

E invece si continua a tagliare personale con l’illusione di razionalizzare il servizio, creando invece situazioni talmente disastrose che per essere recuperate richiedono investimenti decine di volte maggiori dello stupido taglio fatto. Mi scuso del tono, ma siamo arrivati a una situazione intollerabile e la condizione delle strade non è che un esempio. È ora di cambiare davvero, non solo a parole e i responsabili di questo sfacelo, che hanno un nome e cognome, devono pagare». (Lettera firmata)

Nel pomeriggio del 16 febbraio il presidente della Provincia Matteo Rossi, in carica dallo scorso settembre, ha risposto con un post su Facebook: «Il cittadino che ha scritto questa lettera ha pienamente ragione, la responsabilità delle strade provinciali è ovviamente della Provincia. Alcuni numeri ci aiutano a capire la situazione: nel 2011-2012-2013-2014 nel bilancio provinciale per la manutenzione stradale hanno messo zero euro. Ora, al netto delle evidenti responsabilità pregresse e di quelle degli irresponsabili tagli del Governo, voglio dire che nel bilancio 2015 le cose cambieranno. Noi ci stiamo provando, non è facile, ogni giorno salta fuori un problema, ma ci stiamo provando».

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