Strada alzaia, slitta la riapertura
Il Parco Adda dà un percorso alternativo

Slitta la riapertura della strada alzaia che si trova in territorio di Cornate d'Adda, nel tratto che va dalla Centrale Bertini alla Madonna della Rocchetta e che si percorre a lato del fiume Adda, collegando Paderno a Trezzo. Il percorso doveva essere aperto ai primi di agosto una volta terminati i lavori di messa in sicurezza a causa di alcuni smottamenti dalla parete sovrastante la strada, ma i lavori per la sistemazione dell'area a rischio sulla parete di via Alzaia lungo il Naviglio, che sono in atto già da due mesi, continueranno anche per agosto in quanto si sono scoperte altre fratture sul versante della collina sopra l'alzaia.

Dal Parco Adda Nord fanno sapere però che ciclisti o camminatori durante il fine settimana il tratto di strada alzaia verrà riaperto dalle 8 alle 19,30. Inoltre, dal Parco informano che negli altri giorni di chiusura dell'alzaia il tratto si può bypassare seguendo la deviazione sopra Cornate d'Adda, perché addentrarsi nell'area del cantiere non è consentito in quanto rischioso.

Ricordiamo che la chiusura del tratto di alzaia era avvenuta nel febbraio 2009 dopo uno smottamento del terreno sovrastante la parete, causato dal maltempo: si erano mossi alcuni sassi che erano caduti sulla strada, mentre altri erano stati trattenuti nella rete paramassi che però si era rotta e da un momento all'altro poteva cedere. Nella rete era rimasto un grande masso di oltre un metro cubo, che minacciava di finire sull'alzaia sottostante. Per questo i responabili dell'ufficio urbanistica del Comune di Cornate d'Adda avevano deciso di chiudere la strada per garantire la sicurezza dei passanti. La messa in sicurezza dello smottamento purtroppo si è dilungato per il rimpallo tra chi doveva intervenire. Quattro gli interessati: il Comune di Cornate d'Adda, il Parco Adda Nord, la Regione Lombardia e pure l'Edison, la quale aveva una convenzione risalente al 1931 che prevedeva la cura di tutto il versante dell'alzaia per garantire la sicurezza pubblica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA