Stezzano, la dipendente in cella
«Rassegno le mie dimissioni»

Loredana Zenca, la dipendente del Comune di Stezzano che acquistava gioielli pagandoli con bonifici del Comune ha rassegnato le dimissioni. «Non ho ancora ricevuto materialmente la lettera - dice il sindaco - ma so che le ha formalizzate».

Loredana Zenca, di Arcene, la dipendente del Comune di Stezzano che acquistava gioielli pagandoli con bonifici del Comune dove lavorava ha rassegnato le dimissioni. «Non ho ancora ricevuto materialmente la lettera - dice il sindaco Elena Poma - ma so che ha formalizzate le dimissioni tramite il suo avvocato».

Arrestata il 2 novembre scorso, in carcere ormai da una dozzina di giorni, Zenca che aveva confessato tutto, spera ora di lasciare la cella. Il suo legale, l’avvocato Enrico Pelillo, ha depositato al Tribunale del riesame la richiesta di scarcerazione.

All’interrogatorio in via Gleno - davanti al gip Alberto Viti, il pm Giancarlo Mancusi e il difensore della Zenca, Enrico Pelillo - la dipendente del Comune aveva ammesso le proprie colpe, anche se aveva fornito motivazioni piuttosto contorte del suo comportamento. Zenca aveva detto di aver agito per una sorta di vendetta nei confronti del sistema. Sentendosi caricata di responsabilità per le quali avrebbe «pagato» se avesse sbagliato, si sarebbe insomma ribellata mettendo da parte i gioielli. Forse una sorta di assicurazione fai da te su eventuali sbagli.

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