Stezzano, il sindaco sconvolto:
«Ha confessato: “avevo bisogno”»

«È venuto da me e ha confessato tutto. «Avevo bisogno e ho mangiato» mi ha detto. Mi è crollato il mondo addosso». Un’altra mazzata. Un altro choc. Elena Poma ripercorre l’ultimo incontro con il comandante della polizia locale Kenrick Kavanagh.

«È venuto da me e ha confessato tutto. «Avevo bisogno e ho mangiato» mi ha detto. Mi è crollato il mondo addosso». Un’altra mazzata. Un altro choc. Elena Poma ripercorre l’ultimo incontro con il comandante della polizia locale Kenrick Kavanagh.

La confessione. Era lunedì 11 novembre, una decina di giorni dopo l’arresto della ragioniera Loredana Zenca. «Ha chiesto di potermi incontrare – ricorda il sindaco di Stezzano –, mai avrei immaginato di sentirmi dire quello che mi ha poi detto. Era stato assente due giorni, l’avevo chiamato per chiedergli spiegazioni, dicendogli non puoi mancare proprio ora con tutto quello che sta succedendo. Lui quel lunedì è arrivato e mi ha detto “sa sindaco quei giorni che sono stato assente, ho incontrato i magistrati”. Lì ho capito...».

Uno choc. «Continuava a ripetermi “ho sbagliato, ma l’ho fatto perché avevo bisogno”». Pochi minuti, poche parole ma pesanti come macigni.

Non sono giorni facili in municipio, dall’arresto della Zenca si respira un’aria pesante. «Tutto il personale è con il morale a terra, ci siamo sentiti tutti presi in giro». Prima la Zenca, ora Kavanagh.

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