Stezzano apre alla tassa di soggiorno
Ascom: «Errore, colpirà il turismo»

Spaventa e preoccupa gli operatori turistici di Stezzano la decisione dell’amministrazione comunale di introdurre a partire da febbraio la tassa di soggiorno, imposta che andrà a colpire il turismo business e leisure e le strutture ricettive presenti nel paese dell’hinterland bergamasco: quattro hotel e due B&B.

«La nostra Associazione insieme agli imprenditori dell’accoglienza di Stezzano hanno da subito espresso il loro parere negativo – afferma Oscar Fusini, vicedirettore di Ascom Bergamo –. Ci siamo incontrati con gli amministratori e abbiamo messo in evidenza tutte le ricadute negative che questa tassa porta sul territorio, consapevoli di quanto sta avvenendo anche nei comuni in cui è stata introdotta da alcuni anni, come Bergamo e Orio al Serio. Noi siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà dei Comuni nel far quadrare i conti, ma riteniamo che l’imposta di soggiorno penalizzi l’economia di un paese, favorendo la fuga di turisti».

Nella nostra provincia hanno introdotto la tassa di soggiorno Bergamo e Orio al Serio dal 2012 e, per il solo periodo estivo, alcuni comuni che si affacciano sul lago d’Iseo, tra cui Sarnico.«Pare ormai che la decisione sia presa, nonostante il nostro parere contrario. Per limitare l’entità del danno abbiamo aperto un confronto con l’amministrazione comunale, alla quale dobbiamo dare atto di una volontà di coinvolgimento in questa fase di trattativa. A sindaco e Giunta chiediamo di fare una riflessione attenta sull’importo della tassa, perché questo incide sicuramente sullo sviluppo dell’attrattività commerciale e turistica e potrebbe portare alla perdita di alcune strutture ricettive e ad un ridimensionamento dell’indotto dei settori collegati, in particolare del commercio» prosegue Fusini.

«Chiediamo in particolare che non superi l’importo stabilito dal Comune di Bergamo, che va dai 3,5 euro a 1 euro, ma che piuttosto si allinei con quello di Orio al Serio da va da 0,50 a 2,5 euro a seconda delle stelle e della tipologia della struttura - spiega Fusini – Invitiamo inoltre a valutare bene la futura destinazione del gettito della tassa che dovrà essere destinato a sostenere investimenti e progetti per sviluppare al meglio l’attrattività, il commercio e i servizi ai turisti».

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