Stazione, il 30 consegna dei lavori
La storia di un restyling odissea

Chi si aspettava la banda e il nastro tricolore resterà deluso. Anche nel caso in cui, come effettivamente sembra possa accadere, la stazione venga consegnata entro l’ultima tra le tante scadenze indicate di mese in mese - stiamo parlando del 30 dicembre, martedì -, Centostazioni non sembra intenzionata a organizzare alcuna cerimonia inaugurale.

«Non c’è nulla da festeggiare» dicono dalle parti della società delle Ferrovie che si occupa della valorizzazione e gestione degli immobili. E come dargli torto. Il cartello all’esterno della stazione indica l’ultimissima data di fine lavori: settembre. Di mesi nel frattempo ne sono passati altri quattro, un altro ritardo su una tabella di marcia che è andata subito a carte quarantotto.

Dopo tante proroghe e complessivamente un restyling odissea, c’è un pizzico di giusto pudore o, forse, di risentimento. La società di Rfi si è sentita attaccata pesantemente, anche ingiustamente, a loro dire. Mai visto nulla di simile come a Bergamo, hanno sempre ripetuto. Da qui la decisione. «Poi vedremo se il Comune vorrà fare qualcosa, un incontro con la stampa, saremo disponibili» dicono.

Certo ai pendolari della festa non interessa nulla. Anzi. Ciò che conta è che, almeno quest’ultima data, venga centrata e che finalmente l’edificio torni a pieno regime dopo un cantiere durato la bellezza di due anni abbondanti. I lavori erano iniziati infatti nell’ottobre del 2012. Ma il progetto era già pronto a fine 2006 (costo previsto di allora: 2 milioni di euro), tanto che il cantiere, originariamente, sarebbe dovuto partire addirittura nel 2007.

Poi un’ondata di annunci e rinvii fino all’autunno di due anni fa. Un intervento più complesso del previsto che alla fine è costato 6 milioni e mezzo di euro. A Centostazioni parlano di un «cantiere sfortunato».

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