Stazione, ecco la nuova piazza
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Tanti alberi su un terreno ancora minato. Il progetto per il completamento di piazzale Marconi è pronto e i dettagli verranno svelati solo nella conferenza stampa (aperta al pubblico) di giovedì. Guarda l’immagine e vota il sondaggio

Tanti alberi su un terreno ancora minato. Il progetto per il completamento di piazzale Marconi è pronto e se i dettagli verranno svelati solo nella conferenza stampa (aperta al pubblico) di domani, due cose sono già chiare.

Primo: come confermano i primi rendering le piante non mancheranno e verranno disposte in modo tra creare una continuità ideale con l’asse di viale Papa Giovanni XXIII.

Secondo: quella messa a punto dall’associazione Arketipos – che dopo le polemiche dei mesi scorsi si è offerta di collaborare con l’amministrazione comunale in quest’ultima fase dell’allestimento – è una proposta aperta a qualsiasi contributo e in un certo senso reversibile.

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Allestimento temporaneo

Da qui la scelta di procedere, innanzitutto, con una presentazione che coinvolga il più possibile la città, e poi – sulla scorta dell’esperienza maturata in Città Alta, dove la stessa associazione è il motore e l’anima della famosa «piazza verde» – attuare il progetto in modo che, almeno inizialmente, possa essere modificato senza troppi problemi.

«L’idea – conferma l’assessore al Verde Massimo Bandera – è di arrivare a un risultato assolutamente condiviso sia da parte della Sovrintendenza che della cittadinanza. Ciò che abbiamo in mente è un allestimento temporaneo da predisporre in tempi brevissimi». A disposizione ci sono circa 200 mila euro (ma si pensa ne possano bastare anche meno) e un progetto che ha visto impegnati i professionisti dello studio Gpt.

Due quinte di alberi

I dettagli? Ancora top secret, si diceva. Ma, oltre alla presenza delle due quinte di alberi, ciò che si può intuire dai rendering e un bar all’aperto sulla destra della facciata della stazione, diverse sedute distribuite sotto le stesse piante (senza più le panche che erano state posizionate attorno alla fontana) e, più in generale, l’idea di una maggiore vivibilità. Le critiche, che erano piovute copiose subito dopo la conclusione della parte strutturale, avevano infatti riguardato soprattutto l’impatto del piazzale ritenuto eccessivamente desolato e privo di capisaldi per i suoi frequentatori: «Ora il visitatore, quando esce dalla stazione – rilevava la Sovrintendenza ai beni architettonici dopo il sopralluogo effettuato sulla nuova piazza – ha perso i punti di riferimento direzionali, fa quasi fatica a individuare la strada da prendere».

Anche da qui la richiesta di modifiche e la corsa ai ripari di Palafrizzoni che, dovendo ancora provvedere alla sistemazione del verde e considerate le polemiche, ha accettato di buon grado l’offerta di collaborazione proveniente dall’associazione Arketipos.

«Spazio più vivibile»

«Lo spirito che ci ha guidato nella progettazione – spiega il presidente di Arketipos Maurizio Vegini – è proprio quello che ormai da anni perseguiamo con la nostra associazione e con la manifestazione “I maestri del paesaggio”, ovvero rendere gli spazi urbani, e in particolare le piazze, più fruibili e vissute. Luoghi di incontro dove la gente può fermarsi e trascorrere il proprio tempo libero».

«Vorremmo condividere questa impostazione con la città – conclude – siamo convinti che la cultura nasca proprio dal dibattito e dalla partecipazione. L’invito è quindi aperto a tutti affinché questa proposta possa diventare il progetto di tutti».

Primo appuntamento: giovedì all’Urban center. La conferenza stampa comincerà alle 11.30. Poi la parola passerà ai cittadini.

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